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Farmaco abbassa colesterolo utile per risanare le ossa

La lovastatina, un medicinale impiegato solitamente per abbassare i livelli del colesterolo e prevenire le malattie cardiovascolari, è efficace anche per la ricomposizione delle ossa nei malati di neurofibromatosi di tipo 1.
La ricerca che ha portato a questa scoperta è stata pubblicata sulla rivista on-line BMC Medicine e potrebbe risultare di grande interesse per i pazienti e i medici interessati alla cura della NF 1.

Molti pazienti affetti da neurofibramatosi, infatti, sono colpiti da fratture spontanee, fenomeni di incurvamento e lesioni ossee lente a guarire.
Mateusz Kolanczyk, che lavora al Max Planck Institute for Molecular Genetics di Berlino, ha condotto delle ricerche per valutare l’effetto della lovastatina nella prevenzione della pseudoartrosi, testandone l’efficacia su un modello animale della NF 1.


Le attuali terapie, spesso, non sono sufficienti ad evitare il peggio, soprattutto nel caso della pseudoartrosi della tibbia. In alcuni casi l’amputazione è l’unica soluzione possibile.
Per comprendere meglio i meccanismi della malattia Kolanczyk e la sua equipe hanno creato un modello animale, in cui il topo ha caratteristiche simili a quelle dei pazienti affatti da NF 1.
Nella cavia è stato praticato un foro nella tibbia, e successivamente gli è stata somministrata la lovastatina.

I risultati sono stati più che convincenti: il processo di guarigione è stato controllato passo dopo passo,  concentrando l’osservazione su cosa era accaduto alla ferita del topo rispettivamente 7 e 28 giorni dopo.
La lovastatina aveva accelerato il processo di risanamento delle ossa, stimolando la formazione di nuovo tessuto osseo e rimpiazzando la fibro cartilagine con matrice ossea mineralizzata.
Come spiega lo stesso Kolanczyk:

I nostri risultati suggeriscono l’utilità della lovastatina, un farmaco approvato nel 1987 per il trattamento del colesterolo alto, nel trattamento della neurofibromatosi. Il modello sperimentale qui presentato costituisce un prezioso strumento per i test preclinici di altri farmaci candidati a risolvere simili problemi ossei.