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Filtro party: scoperta la corteccia uditiva secondaria

Il nostro cervello riesce ad identificare nel frastuono di una festa rumori e voci diverse grazie all’effetto Cocktail party.
Il filtro neurale capace di districarsi in mezzo al caos e all’accozzaglia di diversi suoni fu scoperto nel 1953.

Tuttavia è solo grazie ad una recente ricerca che si è riusciti ad individuare l’area del cervello coinvolta nel processo.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos Biology, ha localizzato il filtro da party nel lobo temporale al lato della testa, che funge da corteccia uditiva secondaria.
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