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I geni della rigenerazione, ovvero autoricostruirsi gli organi, dalle dita al…pene!

Gli scienziati stanno studiando i segreti degli esseri viventi che ricostruiscono i loro organi, per applicarli sull’uomo.
Tutte le specie hanno i geni per rigenerarsi, anche l’uomo, soltanto che nel caso della specie umana non si è ancora capito bene come attivarli.

Per ora esiste il caso di uomo che è riuscito a farsi ricrescere il dito di un centimetro in un mese. Si chiama Lee Spievack (nella foto), ha 65 anni e nel 2005 perse un pezzo del dito medio destro.
Fortuna volle che suo fratello Alan, chirurgo ad Harvard, fosse anche il fondatore della Acell Inc, azienda che produce una polverina di estratto di vescica di maiale che serve a curare le ferite e a rigenerare le cartilagini. Ebbene, applicandola sul dito ferito, Lee Spievack lo vide ricrescere in appena un mese.

Sono molti gli animali che riescono a rigenerare i loro tessuti. I tritoni ne sono un esempio perfetto. Questi anfibi, quando perdono una zampa generano una struttura, il blastema, ricca di cellule staminali, che riesce a ricreare una nuova zampa, completa di tutte le sue parti.

Anche l’uomo ha il potere di rigenerare qualsiasi cosa, ma solo nella vita fetale. Questa capacità si attenua a partire dalla sedicesima settimana di gestazione e si esaurisce completamente con la nascita.
Le ricerche più recenti nel campo delle cellule staminali, della genetica e dell’ingegneria dei tessuti, stanno però dimostrando che è possibile riattivarla.

Nelle nostre cellule ci sono i segnali genetici, bisogna solo capire come riaccenderli. In tal modo, così come nelle scimmie e nei topi è stato possibile riparare lesioni nervose, e così come ai conigli è stato fatto ricrescere il pene in laboratorio, sarebbe possibile scoprire come far sì che gli organi umani si autoricostruiscano.