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Hiv, trovato modo di disattivare il virus

 L’Hiv è senza dubbio una delle piaghe peggiori che abbiano colpito l’essere umano dopo il cancro: per questo motivo la ricerca non smette mai di lavorare alacremente per trovare una cura contro la patologia, l’aids, scatenata da questo retrovirus. Una buona notizia in tal senso arriva da Londra, dove una squadra internazionale di ricercatori, guidata dal dott. Adriano Boasso, avrebbe trovato il modo di evitare che il virus intacchi il sistema immunitario.

La scoperta, pubblicata sulla rivista di settore Blood, potrebbe rappresentare davvero una svolta alla malattia, se si pensa che Aids è un acronimo utilizzato per connotare l’immunodeficienza creata dal virus dell’Hiv. Soprattutto perché potrebbe aprire le porte ad un nuovo approccio di tipo medicinale alla patologia.

Quale risultato hanno raggiunto gli scienziati? E’ presto detto: essi sono stati n grado di mettere a punto un protocollo in grado di rimuovere lo strato di colesterolo che fa da membrana al virus, fermando il normale innesco del nostro sistema immunitario. Le prove effettuate in laboratorio avrebbero dimostrato l’efficacia del metodo sviluppato dai ricercatori. Esso funziona in questo modo: il virus entra in contatto con le cellule sane dell’organismo che , non venendo più a contatto con la protezione del retrovirus sarebbero in grado di gestire adeguatamente la risposta di protezione come normalmente fanno con qualsiasi altro virus.

Il problema dell’HIV consiste nella stimolazione eccessiva alla quale sottopone il sistema immunitario innato, provocando di conseguenza un indebolimento del sistema generale. Eliminando la membrana di colesterolo dal virus si è riusciti a provocare una risposta immunitaria più forte a livello adattivo, eliminando in questa maniera la “pericolosità” del virus, come se gli fossero state tolte, utilizzando le parole del dott. Boasso le “armi per combattere”.

Una notizia che si unisce alla scoperta dei ricercatori dello Utah relativa ad un nuovo micorbicida che potrebbe essere in grado di contrastare la trasmissione sessuale della malattia.

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Fonte: Blood