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Morbillo adulti, contagio e sterilità

Morbillo adulti: contagio e sterilità sono i fattori che preoccupano di più. Parliamo di una patologia infettiva causata da un virus appartenente al genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae) e che solitamente colpisce i bambini tra gli 1 ed i 3 anni. E’ considerata una malattia infantile al pari di varicella, pertosse e rosolia ed esiste una vaccinazione per immunizzarsi. Cosa succede se colpisce gli adulti?

Contagio morbillo negli adulti

Il contagio del morbillo negli adulti funziona esattamente come nei bambini: il contatto con il virus porta dopo un periodo di incubazione di 10 giorni alla comparsa dei primi sintomi. Quelli iniziali sono simili a quelli di un raffreddore: naso che cola, tosse secca ed in alcuni casi congiuntivite. Compaiono quindi dei puntini bianchi all’interno della bocca e dopo 3- giorni l’esantema puntiforme e rosso vivo. Esso parte da dietro le orecchie e sul viso per poi ricoprire il resto del corpo. La sua durata è di circa 4-7 giorni. Di solito il paziente può sperimentare anche febbre alta, ovvero superiore ai 38 gradi.

Conseguenze del morbillo negli adulti

Il morbillo può causare gravi conseguenze alla salute della persona. Purtroppo a causa di un calo nell’immunizzazione sono sempre di più quelle che arrivano a sperimentare complicazioni. Esse sono di solito legate ad infezioni batteriche che sopravvengono a causa della debilitazione del corpo: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti. In particolare quest’ultime rischiano di mettere in pericolo la vita dei pazienti: è stato stimato che ogni anno il morbillo causi tra i 30 ed i 100 decessi ogni 100mila persone colpite. Sia in età infantile che in età adulta non è una patologia da sottovalutare.

Morbillo e sterilità

Il morbillo è considerato un fattore di rischio per ciò che concerne la sterilità maschile. Spesso però se ne parla in modo incompleto, non spiegando che esso è da ritenere come tale se tra le conseguenze post malattia si sviluppano poi casi di orchite ed epididimite. In entrambe le manifestazioni infatti vengono chiamati in causa i testicoli, gli organi che producono gli spermatozoi.

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Fonte | ISS

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