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Sclerosi multipla, consigli per i caregiver

Cosa comporta la sclerosi multipla per i caregiver? Oggi vogliamo dare dei consigli a chi si occupa di persone affette da questa malattia, indicando come comportarsi in diverse situazioni.

La parola caregiver è un termine anglosassone che indica effettivamente coloro che offrono assistenza e cure ad un’altra persona. Essi possono essere sia famigliari che amici o professionisti. Questo ruolo può avere conseguenze sia da un punto di vista fisico che psicologico. Riuscire a farlo al meglio non può fare altro che giovare sia al paziente sia alla persona che gli è vicino.

Spostamenti e mobilità

Il primo consiglio da mettere in atto per prendersi cura di un paziente affetto da sclerosi multipla è quello di non sostituirsi a lui quando si parla di mobilità e deambulazione. Esso deve essere in grado il più possibile di muoversi in autonomia. E’ bene quindi sistemare oggetti, suppellettili e vestiti in modo che siano facilmente accessibili al malato ed allo stesso modo “costruire” una casa a misura del paziente. Esso deve poter essere il più possibile autonomo, anche in caso di problemi, anche per non perdere le capacità residue della persona.

Alimentazione

Anche in questo caso è necessario assistere in maniera corretta il paziente affetto da sclerosi multipla: gli si deve essere di supporto se ha bisogno di aiuto per preparare i pasti, ma è consigliato lasciarlo il più possibile alimentarsi da solo. Il corpo umano ha bisogno di rimanere “allenato” nelle azioni: sostituendosi, anche in questo caso, si rischia di peggiorare le condizioni.

Sintomi

Per ciò che concerne i sintomi della sclerosi multipla il caregiver, al contrario dei due casi precedenti, deve essere parte attiva osservando eventuali cambiamenti nel paziente affetto da questa patologia. In particolare concentrandosi su peggioramenti relativi alla capacità di comunicazione ed alla deglutizione. Parlarne con i medici può aiutare a portare i pazienti ad un miglioramento, semplicemente indicandone la presenza.

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