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Depressione in gravidanza: ne soffrono anche i padri

Circa il 10% dei padri riferisce di aver avuto esperienza di depressione prenatale o postpartum, con tassi più alti circa 3-6 mesi dopo il parto, secondo una analisi delle ricerche precedenti che appare nel numero di JAMA del 19 maggio. James F. Paulson, della Eastern Virginia Medical School di Norfolk, in Virginia, ha presentato i risultati dello studio, in una conferenza sulla salute mentale.

E’ assodato che la depressione post-partum o prenatale materna è prevalente e negativa per i rapporti personali, familiari, e gli esiti sullo sviluppo infantile, ma i fattori di rischio e gli effetti della depressione tra i nuovi padri non è ben compresa, ed ha ricevuto scarsa attenzione da parte dei ricercatori e clinici, secondo l’articolo.

Il dr. Paulson ed il  co-autore Sharnail D. Bazemore, della Facoltà di Medicina della Virginia Orientale, hanno condotto una meta-analisi per determinare le stime e la variabilità dei tassi di depressione prenatale e post-partum paterna, e la sua associazione con la depressione materna. Gli autori hanno incluso studi che riguardavano la depressione nei padri documentata tra il primo trimestre e l’anno dopo il parto, ed hanno individuato 43 studi che comprendevano 28.000 partecipanti.

Tra le conclusioni dei ricercatori si è ottenuto che:

  1. La stima globale della depressione paterna è stata del 10,4% (prevalentemente la depressione era stimata, nei primi 12 mesi, nel 4,8% della popolazione in generale);
  2. C’era una considerevole variabilità tra diversi periodi, con il periodo successivo al parto tra 3 e 6 mesi che mostra il tasso più elevato (25,6%) rispetto ai primi 3 mesi appena dopo il parto che mostrano il tasso più basso (7,7%);
  3. Le differenze sono state osservate in diversi Stati, ed i tassi più elevati di depressione prenatale e post-partum sono stati segnalati negli Stati Uniti (14,1% contro 8,2% a livello internazionale);
  4. Esiste una correlazione nella depressione tra padri e madri.

Ci sono molte implicazioni di questi risultati. L’osservazione […] suggerisce che dovrebbero essere fatti sforzi per migliorare lo screening e l’analisi della depressione nei nuovi padri, in particolare alla luce delle prove che questa depressione paterna può avere notevoli effetti emotivi, comportamentali, e sullo sviluppo nei bambini. La correlazione tra la depressione paterna e materna suggerisce anche una rubrica di screening – la depressione in uno dei genitori deve indurre l’attenzione clinica sull’altro. Allo stesso modo, la prevenzione e le azioni di intervento per la depressione nei genitori potrebbero essere incentrate sulla coppia e la famiglia piuttosto che sull’individuo

scrivono gli autori. In questo modo, conclude l’articolo, si potrebbe aumentare la capacità di individuazione precoce della depressione nei genitori, migliorando così la prevenzione e il trattamento, e aumentando comprensione di come la depressione nei genitori trasmette eventuali rischi sui neonati.

[Fonte: Sciencedaily]