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Emozioni, ora le reazioni si possono misurare

Ora a quanto pare è possibile misurare le emozioni. C’è chi li chiama stili emozionali, ma si tratta di semantica: parliamo delle reazioni del nostro corpo alle esperienze della vita, un modo per valutare davvero come rispondiamo in base ai diversi solleciti. Quali sono questi stili? Ora ve lo spieghiamo.

O meglio al posto nostro lo farà Richard Davidson, professore di psicologia e psichiatria presso l’Università del Wisconsin-Madison che insieme alla collega Sharon Begley ha scritto un libro tradotto anche in italiano chiamato “La vita emotiva del cervello” nel quale vengono affrontate nello specifico le correlazioni tra il cervello, il funzionamento delle sue aree cerebrali e per l’appunto le emozioni.

Sono ben sei gli stili emozionali riscontrati dai ricercatori, vediamoli insieme:

1) Resilenza. Si tratta della rapidità o della lentezza dalla quale l’individuo si riprende dai problemi e dall’avversità. Di solito si tratta di un elemento del quale la persona è davvero poco consapevole e consiste nel bagaglio di emozioni che la persona si porta in seguito al suo vissuto. Sapete come viene misurata? Attraverso il riflesso di ammiccamento delle palpebre. In seguito ad un fatto negativo, si ammicca con maggior frequenza fino a che tutto non si è risolto completamente.

2) Prospettiva. E’ essenzialmente la capacità di preservare le emozioni nel tempo. Processo ottimale se il cervello indugia in tal senso sulle sensazioni positive, facendo comunicare le adeguate aree dell’encefalo. Un problema a livello psicologico se sono le emozioni negative a tener duro.

3) Intuito sociale. La capacità di capire gli altri ed i loro stati d’animo. Le persone che hanno questo stile emozionale sviluppato hanno una forte attività dell’amigdala e della corteccia visiva.

4) Autoconsapevolezza. E’ la capacità di autonalizzarsi ovviamente. L’essere capaci di leggere le proprie emozioni, ed in pratica una base per l’empatia. Viene misurata attraverso la capacità delle persone di percepire i propri segnali fisiologici come ad esempio il battito cardiaco.

5) Sensibilità al contesto. E’ la capacità di intuizione.

6) Attenzione. Il rimanere concentrati, l’unione tra l’abilità cognitiva ed il proprio lato emozionale.

Piccola domanda: quale pensate sia il vostro stile emozionale più spiccato?

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