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STEVIA, dolcificante naturale con zero calorie


Originaria delle montagne del Brasile e del Paraguay, la Stevia Rabaudiana (dal nome del suo scopritore) è una piccola pianta perenne appartenente alla famiglia delle Compositae o Asteraceae. Dalla stevia si ricava un edulcorante naturale fino a 300 volte più dolce dello zucchero, che a differenza di quest’ultimo ha l’ulteriore vantaggio di contenere zero calorie.

I derivati della stevia sono acquistabili in Italia solo dal luglio del 2012, quando l’Unione Europea ne ha finalmente liberalizzato la commercializzazione anche in Europa. Anni di studi hanno permesso di giungere a conclusioni positive: la stevia non è tossica (come i dolcificanti artificiali), non provoca carie o placca, non aumenta il livelli di glucosio nel sangue e, più in generale, non presenta controindicazioni rilevanti sia nel breve che nel lungo periodo. Solo in caso di abuso, questo edulcorante naturale può causare ipotensione o avere effetti lassativi.

C’è un’altra importante caratteristica: è possibile utilizzare la stevia non solo per dolcificare il caffè o il cappuccino, ma anche per la preparazione di biscotti, brioche, torte e tanti altri prodotti da forno. A differenza degli edulcoranti artificiali, infatti, (come l’aspartame), la stevia rappresenta un valido sostituto dello zucchero in ogni circostanza, perché dolcifica anche “a freddo” e non degrada a temperature molto alte.

Per le sue peculiarità, questo prodotto naturale può dunque essere utilizzata per il trattamento del diabete, dell’ipertensione, dell’obesità e di tante altre patologie che non vanno d’accordo con lo zucchero. Non c’è alcuno studio scientifico che abbia provato la tossicità della stevia che non può dunque considerarsi cancerogena. Sono invece molti gli studi che dimostrano gli effetti collaterali dello zucchero. Perchè allora troviamo la stevia sugli scaffali dei nostri supermercati solo da pochi anni? Perché effettivamente sono stati necessari studi approfonditi per certificarne la sicurezza oppure perché l’Unione Europea è il primo produttore e consumatore al mondo di zucchero da saccarosio e aspartame? A voi l’ardua sentenza!

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