Home » MEDICINA DELL'ALIMENTAZIONE » Alimentazione e prevenzione » Dopo le vacanze, 2 kg in più da smaltire per 1 italiano su 3

Dopo le vacanze, 2 kg in più da smaltire per 1 italiano su 3

Dopo le vacanze, non ci sono solo le vecchie abitudini da recuperare, ma anche il peso forma! Secondo un’indagine online condotta da Coldiretti, infatti, Il 29% degli italiani deve fare i conti con i chili di troppo, accumulati proprio durante le ferie.

Complici l’aria di mare o di montagna, l’assenza di orari e le cene con gli amici, sta di fatto che, smaltire quei 2-3 chili in più non è sempre così facile, e può capitare di cedere alla tentazione di una scorciatoia, come l’acquisto di prodotti anoressizzanti.

Non tutti, però, devono sbarazzarsi dei cosiddetti “rotoli di ciccia”, e il 34% degli italiani si sente in perfetta forma grazie al fatto di aver alternato l’attività fisica al mangiare sano durante la pausa pranzo. Il 3%, invece, è dimagrito patendo la mancanza di cibi che potessero soddisfare il proprio palato nel luogo di villeggiatura, mentre un ulteriore 34%, ha dichiarato di essere poco interessato al proprio peso, dando un’attenzione maggiore al riposo goduto.

Nel periodo post feriale, infatti, sono tante le persone che cercano di recuperare la forma perduta, e una delle armi contro l’obesità e il sovrappeso è il ricorso a strategie alimentari e farmaci antifame, definiti più correttamente anoressizzanti, perché, appunto, attenuano la sensazione di appetito. I prodotti più venduti sono per lo più derivati amfetaminici e molti non vengono più utilizzati a causa dei gravi effetti collaterali. Tuttavia, i farmaci antifame andrebbero sempre usati sotto stretto controllo medico e per periodi molto brevi (3 mesi).

Non bisogna prendere questi prodotti sottogamba, anche perché non bisogna dimenticare che sono riservati al trattamento di quei pazienti obesi in cui gli interventi dietetico-comportamentali non hanno sortito gli effetti sperati. Tuttavia, questi farmaci comportano un rischio elevato per la salute, possono, infatti, produrre diversi effetti collaterali quali insonnia, depressione, irritabilità, ansia, tachicardia, tremore e sono controindicati in presenza di malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo e instabilità emotiva. Ecco, perché questa strada dovrebbe essere sempre evitata nei casi in cui si è solamente in leggero sovrappeso.