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Drunkoressia. Quando alcolismo e anoressia si incontrano

Condotte che ricordano pericolosamente anoressia e bulimia accompagnate da un consumo massiccio di alcolici questa è in sostanza la Drunkoressia. Il termine è stato coniato oltreoceano dove sembra che questo insalubre stile di vita sia molto diffuso soprattutto nelle università. Negli atenei americani infatti molte giovani donne dedite all’alcol scelgono di digiunare durante il giorno per poter bere molto alla sera senza correre il rischio di ingrassare. Il digiuno quindi servirebbe per bilanciare la massiccia quantità di calorie (un drink può arrivare a contenerne anche 500) assunta attraverso gli alcolici.
Anche se non è ancora ufficialmente riconosciuta come una vera e propria patologia e la sua diffusione sembra essere vista semplicemente come una moda, il numero di casi sempre crescente di drunkoressia sembra far ventilare questa possibilità, tanto più che gli elementi perchè questo tipo di condotta entri nel novero dei disturbi psichici ci sono ci sono tutti: al consumo eccessivo di alcol, già di per se stesso indice di patologia, si affiancano infatti digiuni forzati (tipici dell’anoressia), vomito autondotto o uso di lassativi (tipici della bulimia). Inoltre, analogamente alla bulimia e all’anoressia la drunkoressia interessa principalmente giovani donne ossessionate dall’aspetto fisico e ispirate dai modelli, non sempre edificanti, offerti dalle varie starlettes americane.

La drunkoressia rappresenta quindi una miscela di comportamenti autodistruttivi che rischia di rivelarsi letale. A rendere ancora più preoccupante il fenomeno infatti è il rischio che alle complicanze mediche date da anoressia e bulimia (squlibri elettrolitici, patologie renali, neurologiche, cardiovascolari, amenorrea, ulcere dell’esofago e problemi al cavo orale e ai denti nel caso della bulimia) si aggiungano quelle, altrettanto gravi, dell’alcolismo: patologie del cavo orale e dell’esofago, disturbi dell’apparato gastro-intestinale, patologie epatiche (epatite alcolica, cirrosi epatica), cardiopatie. Non è difficile quindi credere, come riferito dai media statunitensi, che la drunkoressia ha già mietuto diverse vittime e rischia di farne ancora.