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Fecondazione eterologa, donazioni gratuite e no cataloghi

Il via libera alla fecondazione eterologa è arrivato ma a quanto pare l’annunciata partenza dei protocolli dovrà attendere ancora un poco: delle linee guida dovranno essere stabilite. Due punti sono essenziali: donazioni gratuite e nessun catalogo di scelta.

Per applicare appieno la fecondazione eterologa, c’è bisogno, spiega il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, di stabilire delle strade di comportamento comune per ogni struttura adibita alla messa in atto di questo processo. In pratica bisognerà attendere ancora una fase istruttoria ed alcuni passaggi parlamentari che aggiornino la legge 40 modificando quelle parti relative alla procreazione assistita che si basavano sulla sola fecondazione omologa.

Parlando con il Corriere della Sera il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin indica quali sono i criteri principali che dovranno essere rispettati:

  • donazione gratuita
  • limite al numero di donazioni
  • no ai cataloghi per scegliere le caratteristiche genetiche
  • sì al diritto dei bambini di conoscere le loro origini.

Va sottolineato che questi quattro punti principali sono senza dubbio ciò che ci aspettavamo dovesse regolare questa pratica. Non si deve infatti trasformare la fecondazione eterologa in una sorta di mercato di scambio. Ora un gruppo di 20 esperti si riunirà per gestire nell’immediato alcuni problemi e garantire sicurezza e quantità nello svolgimento delle operazioni. L’anonimato delle donazioni, sia per ciò che riguarda gli ovuli che gli spermatozoi, è uno dei principi basilari. Spiega il Ministro:

Indicheremo quante raccolte di gameti possono essere fatte da una stessa persona e con quale intervallo fra l’una e l’altra. Pensiamo a un codice unico nazionale, previsto già da una legge, che permette di contare le diverse donazioni.

Sarà prevista, prendendo le giuste precauzioni, anche la doppia fecondazione eterologa, ovvero la creazione degli embrioni con gameti entrambi non collegati biologicamente alla coppia. Per quanto possa sembrare che il ministero stia prendendo tempo, in realtà i punti espressi dalla Lorenzin non solo sono giusti ma condivisibili al 100%.

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