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Disabilità, aiutare i bambini con un tablet

 La condizione di disabilità, lo esprime il nome stesso, comporta per le persone che ne sono affette, tutta una serie di difficoltà. Una situazione che nei bambini si accentua in modo ancora più visibili per via della necessità di sviluppo e di sapere dalla quale gli stessi, per antonomasia sono affetti. E non di rado si assiste al sorgere di problemi di comunicazione e socializzazione.  Per limitare tale problema,  è stato progettato una sorta di libro multisensoriale attraverso un tablet.

Artefice di questa invenzione Monica Maccaferri, direttrice del Centro di Musicoterapia Uboldi e musico-terapeuta da più di 15 anni. Un progetto che nasce dalla diretta esperienza sul campo della donna che nell’approccio con i bambini si è resa conto, specialmente in presenza di situazioni di disabilità, di aver bisogno di un “aiuto” in più.

Lei stessa spiega che per arrivare al progetto definitivo ci sono voluti cinque anni nei quali il prototipo è stato rivisto più volte al fine di trovarne un potenziamento. Il tablet in questione presenta la funzione touchscreen, necessaria specialmente in caso di minori con dei problemi ed un software caricato al suo interno, elaborato per l’occasione da un team di esperti.

Commenta la dott.ssa Maccaferri:

Nel mondo che ci circonda spesso riscontro molta poca attinenza fra suono e immagine. Questo può non destabilizzare un adulto, ma sicuramente non aiuta i bimbi che presentano deficit.

Proprio per tal motivo la donna ha fatto sì che all’interno del tablet venissero caricati circa 30mila suoni differenti, ai quali è stata data una corrispondenza più o meno stretta con il disegno al quale era stato legato.

In tale modo si è cercato di dare al bambino, specialmente a quello affetto da diversi tipi di disabilità, uno strumento in grado di fargli associare attraverso il suono e la musica diverse tipologie di sensazioni. A breve, essendo solo un prototipo, l’oggetto verrà posto sotto sperimentazione al fine di sistemarne i difetti ed abbassarne il costo di produzione rendendo possibile la messa in commercio ad un prezzo accessibile a tutti.

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Fonte: Corriere della Sera