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Vidatox a San Marino. E l’Italia chiede studi ufficiali

 Vidatox: un nome che per molte persone ha rappresentato e rappresenta la speranza di una cura dal cancro del quale sono affetti. Le cronache hanno riportato più volte storie di veri e propri viaggi della speranza verso Cuba, dove tale farmaco a base di veleno di scorpione è stato creato. Dallo scorso aprile, i viaggi si sono spostati a Tirana. In Italia? Si chiede a gran voce che venga testato scientificamente.

A farsi portavoce, presso il Ministero della Salute, ci pensa l’oncologo Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, il quale richiederà che il farmaco dei “miracoli” venga testato ufficialmente. In modo tale da mettere fine, in un modo o nell’altro alla questione. Se il farmaco dovesse risultare davvero funzionante,  il tutto rappresenterebbe un ottima notizia per le migliaia di malati (terminali e non) che combattono contro i tumori; in caso contrario, verrebbe finalmente smascherato uno dei maggiori placebo dell’età moderna.

Il farmaco, prodotto a Cuba e distribuito da aprile scorso in Albania, è stato intercettato nel nostro paese,  nel corso di un viaggio di cui San Marino rappresentava la destinazione finale. Il presidente della casa farmaceutica distributrice è stato denunciato dalla Guardia di Finanza.  Sembra infatti che da circa una settimana, il piccolo stato lo abbia inserito tra i medicinali utilizzabili contro il cancro. In realtà, come spiegano gli esperti il vidatox è il “dosaggio minore”, la versione omeopatica dell’Escozul, il farmaco antitumorale messo in commercio dallo stato centroamericano  quindici anni fa. Un medicinale che ha dato vita a delle vere e proprie diaspore, viaggi della speranza.

Le testimonianze in rete, rispetto l’utilizzo di questo farmaco per la maggior parte entusiaste: si parla di netti miglioramenti, e di regressione dei dolori, che corrispondono per tutti ad una migliore condizione di vita.

Il farmaco funziona in questo modo: le sue molecole si legano alle cellule tumorali bloccando il processo che ne alimenta la crescita, bloccando la loro assunzione di sostanze nutritive necessarie alla riproduzione. Non solo, a quanto pare la sostanza è in grado di favorire la produzione dei globuli bianchi e delle cellule che compongono il nostro sistema immunitario.

E proprio per tale motivazione che, in base ad una domanda sempre più pressante, sempre più medici stanno richiedendo una sperimentazione ufficiale (così come accade con il metodo Di Bella), in modo tale da verificare, una volta per tutte se il vidatox possegga gli effetti che gli vengono attribuiti.

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Fonte: Libertas S.M.