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Sindrome di dumping, cos’è e la dieta da seguire

La sindrome di dumping, anche detta sindrome da svuotamento, è tra i disturbi più comuni per chi si sottopone all’intervento di bypass gastrico per la perdita ponderale del peso, ma può manifestarsi anche dopo un’operazione chirurgica gastrica, come ad esempio per ulcera del duodeno o ulcera peptica.

Cause della sindrome di dumping

Lo stomaco, assolve alla funzione di “serbatoio”, ma qui inizia anche il processo digestivo e il rilascio del contenuto in modo controllato nel duodeno. Le alterazioni dell’anatomia gastrica possono interferire con i normali processi della digestione condizionando il passaggio nell’intestino di alimenti non ancora del tutto elaborati dalla fase digestiva gastrica, dando così origine a disturbi di vario tipo, tra cui la sindrome di dumping. Si stima che il 25-50% dei soggetti che si sottopongono a chirurgia gastrica vadano incontro alla sindrome di dumping, tuttavia solo per l’1-5% la sintomatologia è invalidante.

Vanno distinte una sindrome di dumping precoce e una tardiva a seconda del tempo che intercorre tra assunzione del pasto e l’insorgenza dei sintomi. Entrambe le forme, tuttavia, sono correlate al rapido passaggio nel duodeno degli alimenti e la perdita di funzione di serbatoio da parte dello stomaco.

Sintomi della sindrome di dumping

I sintomi della sindrome di dumping precoce si manifestano dopo 30-60 minuti dopo il pasto e sono:

  • debolezza,
  • tachicardia,
  • desiderio di sdraiarsi,
  • cefalea,
  • sudorazione abbondante,
  • diarrea,
  • vomito,
  • crampi addominali.

I sintomi della sindrome di dumping tardiva, invece, si presentano 1-3 ore dopo il pasto, e sono:

  • sudorazione,
  • agitazione,
  • ridotto livello di coscienza,
  • difficoltà a concentrarsi,
  • fame.

Sindrome di dumping e la dieta da seguire

Chi soffre della sindrome di dumping deve modificare il proprio comportamento alimentare, e nello specifico occorre:

  • Ridurre l’assunzione di liquidi durante i pasti, e fino a mezz’ora dopo.
  • suddividere l’assunzione dei cibi in 6 pasti.
  • aumentare l’assunzione di grassi e proteine, evitando, per quanto possibile, latte e derivati, e l’introduzione di zuccheri semplici (marmellata, zucchero, miele, bevande zuccherate, ecc.), preferendo i carboidrati complessi (pane, crackers, ecc.).
  • Evitare le bevande alcoliche e/o gassate.

In genere, stendersi sul letto o su un divano può dare sollievo. Spesso, i disturbi della sindrome di dumping regrediscono in modo spontaneo, ma nei casi più gravi, si può ricorrere ad un successivo intervento per ridurre l’ampiezza della comunicazione tra intestino e stomaco.

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