Home » Sesso & Fertilità » Disfunzioni Sessuali » Anorgasmia maschile: di cosa si tratta

Anorgasmia maschile: di cosa si tratta

Anorgasmia maschile: si tratta di un disturbo della sfera sessuale dell’uomo per il quale lo stesso, seppure stimolato adeguatamente non raggiunge l’orgasmo. Bisogna saper distinguere tale problema da patologie vere e proprie come quella dell’impotenza.

L’anorgasmia non significa non avere una erezione e non provare piacere, bensì non raggiungere quello stato fisico in grado di provocare l’eiaculazione. Nello specifico si parla di un ricorrente e persistente ritardo dell’eiaculazione o della sua totale mancanza in un contesto nel quale per la stimolazione ottenuta sarebbe fisiologicamente normale il suo manifestarsi.

Essa può presentarsi fin dall’inizio dell’attività sessuale dell’uomo o manifestarsi in seguito. Ed a meno che non sia derivante da traumi fisici come lesioni spinali o dall’assunzione di particolari farmaci inibitori come gli antidepressivi, le sue cause sono da ricercare nella sfera psicologica dell’individuo, sia essa conscia od inconscia.

L’anorgasmia maschile può essere generalizzata se è presente sia in stato di auto-stimolazione che in coppia,  o situazionale se si presenta solo in alcuni casi. Spesso e volentieri infatti l’uomo sviluppa sensi di colpa, stati di stress psicofisico che lo portano il corpo a bloccare l’eiaculazione. In altri casi, spiegano i sessuologi, spesso quando l’anorgasmia è generalizzata, tutto può dipendere anche da una scorretta stimolazione da parte dell’uomo dei genitali in giovane età: il non sapersi stimolare potrebbe aver causato l’instaurazione di un meccanismo per il quale non si è in grado di trovare il giusto stimolo, né in coppia, né da soli.

Una situazione che si risolve, in ogni sua accezione, con le polluzioni notturne, attraverso le quali l’ apparato genitale maschile trova da solo naturale sfogo. Il tipo di anorgasmia più comune è quella legata al mancato raggiungimento dell’orgasmo attraverso la penetrazione: in questo caso solitamente l’uomo riesce a raggiungere l’eiaculazione attraverso stimolazioni di tipo orale e manuale.

Tra le conseguenze che un prolungato stato di anorgasmia maschile può arrecare vi è quella dell’impotenza secondaria che scaturisce dalla troppa preoccupazione dell’uomo per il raggiungimento del piacere suo o della donna o ancor peggio dall’instaurazione di un comportamento autocritico tale da far venire meno anche il fenomeno dell’erezione.

[Fonte: psicoterapiarca]