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Prostata, nuovo test e meno biopsie

Un nuovo test per la prostata, più sensibile del dosaggio del solo PSA, regala un responso più affidabile sulla probabilità di presenza di un tumore e sulla sua aggressività evitando allo stesso tempo la biopsia laddove non venga ritenuta necessaria. Il nuovo esame del sangue consente infatti di quantificare anche altre tre molecole fornendo un quadro più preciso.

Per il momento il test del Psa rimane quello più utilizzabile per monitorare la salute della prostata e eventualmente identificare eventuali tumori e anomalie, tuttavia il nuovo test del sangue si presta a diventare, in un futuro non troppo lontano, l’esame più semplice e affidabile per sospettare la presenza di un tumore alla prostata, stimarne l’aggressività e valutare l’opportunità di un esame invasivo come la biopsia. In cosa consiste il nuovo test 4K Score? Si tratta di un esame su sangue attraverso cui vengono dosate quattro callicreine, famiglia di molecole a cui appartiene anche il PSA. Vincenzo Mirone, segretario generale SIU (Società Italiana di Urologia) mette a fuoco il procedimento utilizzato dal nuovo test:

Vengono misurati i livelli del PSA totale, il PSA libero, il PSA intatto e la callicreina 2; i dati raccolti, associati ai risultati della visita digito-rettale e alla valutazione della familiarità per tumore alla prostata, consentono di individuare la percentuale di rischio di avere un carcinoma aggressivo prima di eseguire una biopsia e servono perciò a decidere se sottoporre o meno il paziente al test più invasivo

Ad oggi il test viene eseguito soltanto in alcuni laboratori all’estero. Per gli italiani che volessero sottoporvicisi una possibilità: quella di eseguire il prelievo di sangue in Italia e spedire il campione al laboratorio, che in 4-5 giorni al costo di circa 300 euro consegna il risultato.

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