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Farmaci bambini, compatibilità e come regolarsi

Farmaci e bambini: la compatibilità non è sempre scontata. I minori vengono infatti quasi sempre curati con dei medicinali che non posseggono adeguata letteratura medica e sperimentazione alle spalle.

Il problema della compatibilità

E’ un dato di fatto che ogni anno in tutto il mondo i bambini vengano curati attraverso farmaci che i ricercatori non hanno mai sperimentato in merito alla loro età e la cui compatibilità non è sicura. Ed assumere che il metabolismo dei medicinali dei più piccoli sia pari a quello degli adulti è totalmente sbagliato. Statisticamente meno della metà dei farmaci che vengono usati con i bambini sono effettivamente studiati per loro. E’ necessario invertire questo trend, come sottolinea anche Francesco Chiarelli, Presidente della Società Italiana di Ricerca Pediatrica (SIRP):

Al momento la priorità è limitare i rischi dell’utilizzo di farmaci per adulti somministrati ai bambini, approvati ma successivamente “adattati” ai più piccoli secondo il solo criterio del peso corporeo che però non tiene conto delle specificità dell’organismo e del metabolismo infantile . Le somministrazioni farmaceutiche pediatriche sono centinaia di milioni ogni anno, ciononostante la maggior parte dei farmaci attualmente sul mercato sono privi dell’autorizzazione per l’uso specifico nei bambini e vengono somministrati OFF LABEL.

Come regolarsi con i farmaci

Non vi è un modo diretto per regolarsi davvero in questo campo. Quando i medici prescrivono medicinali ai bambini non si tratta di atti contrari alla legge: la 648/96 consente di utilizzare i farmaci in tal senso, ovvero fuori indicazione, nel caso non si abbiano altre alternative terapeutiche. Questo però non significa che l’assorbimento del principio attivo e la sua metabolizzazione siano uguali tra il bambino e l’adulto: tutt’altro. Si rischia una maggiore virulenza degli effetti collaterali e di tutte le reazioni avverse a causa di una mancata compatibilità dei farmaci. Bisogna tenere da conto che il fegato di un bambino o di un neonato non ha la stessa capacità di eliminare gli stessi che possiede un fegato adulto.

E’ quindi necessario mettere a punto studi che valutino la sicurezza dei medicinali e la loro compatibiltà con il bambino verificando quali siano le dosi esatte da somministrare ai più piccolo senza correre il rischio di far loro del male.

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