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Intossicazione alimentare uccide un bimbo di 18 mesi

 Potrebbe essere stata un’intossicazione alimentare la causa della morte di Samuel, un bimbo di soli 18 mesi, deceduto nella notte tra sabato e domenica. Il bambino di Cardano al Campo, in provincia di Varese, si trovava in vacanza con i suoi genitori ed i nonni  a Como.E’ qui infatti che la procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta per indagare sulle cause del decesso ipotizzando proprio un’intossicazione alimentare, fatto probabile dato in malessere intestinale che ha colpito l’intera famiglia dopo aver mangiato, per cena, insalata di riso.

Il principale inciminato sembra essere il botulino, (Clostridium botulinum), un batterio, ma ancora non ci sono certezze: occorrerà attendere i risultati dell’autopsia sul piccolo corpicino. Nel frattempo la procura ha sequestrato tutti i cibi all’interno dell’appartamento per ricercare la presenza di un organismo pericoloso. Un epilogo drammatico di una comune sera d’estate: dopo cena tutti i componenti della famiglia hanno cominciato ad avere mal di stomaco e malesseri similari, ma il bimbo ha dimostrato subito di essere in gravi condizioni, è stato portato al pronto soccorso più vicino, ma trattandosi di un ospedale ortopedico, i medici, oltre le prime cure essenziali hanno chiamato il 118 per il trasferimento di Samuel in una  struttura più idonea, mail suo cuore ha presto smesso di battere. Una ipotesi valutata è quella di un rigurgito dovuto ad intossicazione che lo ha soffocato.

Ma ancora oggi si può morire di intossicazione alimentare? Purtroppo si e questo ne è l’impensabile esempio. Ma basta guardarsi indietro di circa un anno per trovare lo spettro dell’Escherichia coli, definito batterio killer perché appartenente ad una tipologia resistente agli antibiotici, ma comunque molto comune. Anzi, insieme allo stafilococco questo microrganismo rappresenta la causa più frequente di intossicazioni alimentari, senza dimenticare i frequenti casi di salmonella e (per l’appunto) botulino. Ricordiamo che il botulismo è tra i più pericolosi, e che soprattutto in neonati ed anziani può essere di per se stesso fatale. Queste, cari amici di Medicinalive sono le storie che non vorremmo mai raccontarvi, per questo vi suggeriamo di prestare sempre attenzione alla qualità dei cibi che si acquistano e soprattutto alla loro corretta conservazione con il caldo.

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