Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Cardiologia » Perché la pressione alta è pericolosa?

Perché la pressione alta è pericolosa?

Perché la pressione alta è pericolosa? La risposta che quasi tutti danno a questo quesito è che può far venire un ictus. E’ corretta, ma anche molto limitata. L’ipertensione infatti non comporta solo questo rischio -che già basterebbe per rendere necessario il suo controllo e trattamento- ma anche una serie di altri con danni sul lungo termine a numerosi organi e tessuti oltre le arterie ed il cuore. Senza contare che non manifesta sintomi specifici e ben evidenti ed anche le malattie che provoca possono manifestarsi anche solo in fase avanzata: spesso infatti la diagnosi di pressione alta arriva con controlli casuali o successivi ad altri problemi di salute.

I rischi della pressione alta

Numerose le pericolose conseguenze sulla salute della pressione alta se trascurata nel tempo. Ecco le più comuni:

 

  • Malattie cardiovascolari (con danni al muscolo cardiaco, alle arterie, alle coronarie che possono comportare infarto, insufficienza cardiaca congestizia, dissezione aortica, aterosclerosi ed altre malattie)
  • Ictus
  • Danno renale
  • Perdita della vista
  • Disfunzione erettile
  • Perdita di memoria
  • Fluido nei polmoni
  • Angina
  • Malattia delle arterie periferiche

 

Spesso consideriamo queste condizioni di salute come sintomi della pressione alta perché scoprendo loro arriviamo a ricevere anche la diagnosi di ipertensione: in realtà queste ne sono le conseguenze! L’ipertensione infatti è una malattia sostanzialmente asintomatica ed è per questo motivo che è importante fare una misurazione della pressione almeno una o due volte l’anno: quando questa supera i 140/90 mm Hg è il caso di intervenire e non trascurare la situazione anche se di fatto ci si sente bene.

 

Altri fattori di rischio

Il rischio di sviluppare gli eventi avversi di cui sopra per gli individui ipertesi aumenta ancora di più in presenza dei seguenti altri fattori:

  • Età adulta ed avanzata
  • Ereditrietà
  • Genere maschile
  • Sovrappeso o obesità
  • Fumo
  • Colesterolo alto
  • Diabete
  • Inattività fisica (sedentarietà)

 

Molto si può fare per ridurre questi fattori di rischio con semplici regole nello stile di vita oltre che con l’adeguato trattamento farmacologico con antipertensivi ed eventualmente diuretici.

 

Per approfondimenti leggi anche:

 

 

 

 

 

 

Foto: Thinkstock