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Cancro alla prostata: creato test dell’urina per rilevarlo

Lo screening per l’antigene prostatico specifico (PSA) è il nuovo standard universale per la diagnosi precoce del tumore alla prostata negli uomini. Un gruppo di ricercatori internazionali ha dichiarato di voler iniziare il test del PSA sugli uomini di 50 anni, ed anche prima dei 40 anni per gli uomini ad alto rischio, come quelli con casi in famiglia di cancro alla prostata.

Il dr. David Samadi, Vice Presidente del Dipartimento di Urologia, e Capo del Dipartimento di Robotica e Chirurgia Minimamente Invasiva presso il Mount Sinai Medical Center, crede che il rispetto di queste linee guida sul test precoce possano salvare la vita di uomini con diagnosi di cancro alla prostata. Ora, un altro strumento potrebbe presto essere disponibile per aiutare nella diagnosi precoce e il trattamento.

I ricercatori della University of Michigan Health System stanno esplorando un nuovo test delle urine progettato per identificare due marcatori genetici negli uomini. Questi biomarcatori, TMPRSS2: EG e PCA3, sono noti per essere presenti in pazienti affetti da questo tipo di cancro. Il primo, causato da due geni di commutazione che si fondono insieme, è ritenuto da alcuni essere la causa del cancro della prostata. Tuttavia, si verifica solo in circa la metà dei malati. Pertanto, lo screening per il secondo marcatore genetico, PCA3, è incluso nel test delle urine.

La ricerca è stata avviata per determinare la capacità di stratificare gli uomini con diagnosi di cancro alla prostata. Più di un milione di biopsie della prostata vengono effettuate ogni anno nei soli Stati Uniti, più spesso come un esame di routine per la rilevazione di elevati livelli di PSA. Come altri esami medici, il PSA può produrre risultati falsi, quindi è possibile che alcune biopsie vengano eseguite su uomini che in realtà non ne hanno bisogno. I ricercatori ritengono che questo nuovo test non invasivo possa ridurre la necessità immediata di biopsie, con i relativi effetti collaterali.

Spero che questa nuova ricerca possa aiutarci a perfezionare lo screening del cancro della prostata in futuro e siamo molto interessati a seguire il suo progresso. Nel trattare con i miei pazienti affetti da cancro alla prostata, ho sempre peccato di eccesso di cautela. Lo screening del PSA, seguito da una biopsia della prostata quando necessario, è attualmente la migliore linea d’azione per rilevare il cancro alla prostata

ha spiegato il Dr. Samadi che ha effettuato oltre 3.500 procedure di prostatectomia radicale ed è un esperto in chirurgia prostatica robotica. Lo studio ha esaminato 1.312 uomini con elevati livelli di PSA della prostata e rimozioni successive, confrontando i risultati dei loro test delle urine con quelli delle loro biopsie. I ricercatori ritengono che le correlazioni che hanno trovato nei risultati delle due prove indicano che il test delle urine sarà uno strumento efficace nella rilevazione del rischio.

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[Fonte: Medical News Today]