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Tumore polmoni e metastasi cerebrali

Richiesta di Consulto Medico su tumore al polmone con metastasi cerebrali.

“Buongiorno, scrivo per avere un suo parere circa una grave situazione che mi riguarda da vicino. Mio suocero, età 66 anni appena compiuti, soggetto propenso al diabete, l’11 luglio di quest’anno improvvisamente è svenuto per qualche minuto, subito portato al P.S. dell’ospedale del mio paese in provincia di Frosinone (Lazio), gli sono stati fatti gli esami di routine (elettroencefalogramma, visita neurologica e tac alla testa). Non è risultato nulla di importante e così dopo due giorni è stato dimesso…….

……. Ricoverato nuovamente, gli sono stati fatti: controllo enzimi, analisi varie del sangue, nuova tac. …..nuovamente sintomi di svenimento, non perde i sensi, ma rimane assente senza riuscire a parlare. Ricoverato il 5 agosto rimane un mese nel reparto di Medicina Generale. ……. tac stavolta con contrasto, risonanza, ecocardiogramma, ecodoppler, holter cardiaco. In ospedale gli somministrano la cardioaspirina e la pasticca per il diabete. A fine agosto viene dimesso senza una diagnosi definitiva (gli avevano prenotato per il mese dopo il Tilt-test e di nuovo una tac) , ci comunicano solo che ci sono delle micro lesioni di vecchia data, si parla di presunta TIA, e una depressione in atto, essendo un soggetto recidivo. Dalla Tac con contrasto risulta un punto poco chiaro nella parte destra della testa……..

Dopo aver appurato che non si trattava di un problema di cuore, gli viene effettuato una Total body, da cui emerge un tumore di 2 cm ai polmoni e tre metastasi cerebrali, la più grande di 5mm e due più piccole nascoste. Questo ci viene comunicato mercoledì 10 settembre dopo che nuovamente la sera ha una nuova sincope , rimane inerme e non riesce più a parlare, poi pian piano riprende l’uso della parola. L’ospedale sottopone il risultato della Total body ad un oncologo esterno che ieri prima di pronunciarsi su come procedere, richiede una broncoscopia con biopsia . Quello che ho riferito ci è stato detto dai cardiologi di turno e dal neurologo, facendoci capire che le speranze sono poche, dovrebbe fare radioterapia per le metastasi alla testa in un centro specializzato o venire trasferito in altra struttura, sempre aspettando il parere dell’oncologo. Attualmente non si alza più dal letto,porta il catetere e il pannolone e spesso gli tremano le mani; la costituzione fisica è ancora buona.

Gli continuano a somministrare la cardio-aspirina , la pasticca per il diabete e una pasticca marrone che non so cosa sia. …. Vorremo sentire un altro parere, ma ricominciare da un’altra parte vorrebbe dire ripetere nuovamente gli accertamenti e far passare altro tempo (per avere la cartella clinica i tempi sono lunghi). Non saprei neanche come fare per accedere in un’altra struttura, perché essendo impossibilitato a muoversi e con il timore di un altro attacco, dovrebbe firmare per uscire dall’ospedale e con un’autoambulanza privata recarsi altrove. Spero di avere un suo parere sulla gravità del caso e qualche suggerimento da seguire perché in questo momento di confusione non sappiamo quale sia la strada giusta da percorrere.  Cordiali saluti”

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema tumore ai polmoni e metastasi cerebrali

Risponde il dott. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it

“Gentile Signora, innanzitutto andrei a tipizzare istologicamente la lesione polmonare con una biopsia TC guidata (se non è possibile raggiungere la massa in broncoscopia). La determinazione istologica consentirebbe di impostare la terapia più adeguata. Inoltre andrei a trattare in radioterapia le lesioni secondarie encefaliche che, evidentemente, per quanto leggo, sono ad oggi sintomatiche. La condizione di patologia è purtroppo comunque assai seria ed occorre ragionare nell’ottica del meglio possibile, il più a lungo possibile (premesso che sia già stato con certezza definito radiologicamente trattarsi il tutto di un tumore). Cari saluti Dr. Carlo Pastore, oncologo”.

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