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Quale la giusta terapia per il cancro al seno?

Richiesta di Consulto Medico
Salve dottore combatto col cancro alla mammella da molti anni ora in 2 anni ho avuto recitiva alla parete toracica ascellare e sottoclaveare; non so piu se i medici stanno facendo il giusto percorso: 2 anni fa ho fatto 6 cicli di chemio,  a febbraio di quest anno 35 sedute di radioterapia e in più afinitor e aromasin che ho dovuto sospendere per problemi respiratori. A giugno le cose erano stabili e ad agosto a un controllo ecografico fuoriescono altre 3 lesioni sovra claveare e ascellare senza ilo vascolare e l’ oncologo ha deciso di farmi fare la chemio per via orale. Io mi domando, ma saranno giuste queste cure? Io avevo un G3 infiltrante attendo con ansia una sua risposta sto molto confusa grazie.

 

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema Dubbi sulla terapia per il tumore al seno

Risponde il dott. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it
 
Gentile Signora,per una valutazione accurata occorrerebbe visionare esame istologico completo, conoscere tutte le chemioterapie e trattamenti ormonali cui è stata sottoposta. Inoltre la dose totale erogata in radioterapia. Con questi elementi si può comprendere come ulteriormente procedere. Un caro saluto Dott. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

Tutte le cure per il cancro al seno

Non esiste un modo univoco per trattare il tumore al seno. Questo perché fortunatamente la ricerca scientifica sta facendo giganteschi passi in avanti in tal senso, grazie anche a maggiori scoperte sulla genesi e genetica di questo tumore. Per tale motivo non si può parlare di una terapia migliore o più giusta. Tutto dipende dal tipo di cancro al seno e dallo stadio in cui si trova al momento della diagnosi oltre che dall’età e dalle condizioni generali di salute della paziente.

 

In generale il primo approccio è sempre chirurgico, ovvero la massa va tolta: le metodiche per farlo sono molte- più o meno invasive (fino all’asportazione totale della mammella -mastectomia).

A questo si può abbinare la radioterapia ed in molti casi anche terapie farmacologiche (per bocca o direttamente nel flusso sanguigno per via endovenosa), come nel caso della chemioterapia, di terapia ormonale, anticorpi mirati e farmaci per le ossa. Molte donne ricevono anche combinazioni di più farmaci e cambiamenti. Spesso dunque l’approccio è multiplo. Lo stesso dicasi in caso di recidiva e/o metastasi.

 

A dare un input specifico è comunque la biopsia, ovvero l’analisi al microscopio delle cellule tumorali con l’ulteriore approfondimento genetico ed immunochimico. Un esempio di queste diversificazioni? I farmaci chemio più comuni utilizzati per il carcinoma mammario in fase iniziale comprendono le antracicline (come la doxorubicina/adriamicina ® e epirubicina / Ellence ®) ed i taxani (come paclitaxel / Taxol ® e docetaxel / Taxotere ®). Questi possono essere utilizzati in combinazione con altri farmaci, come fluorouracile (5-FU), ciclofosfamide (Cytoxan ®), e carboplatino. I tumori HER2 positivo, si giovano in particolar modo del trastuzumab (Herceptin) spesso abbinato a taxani. In caso di carcinoma avanzato le combinazioni cambiano come talvolta i principi attivi. Ed il trastuzumab (anticorpo monoclonale mirato) non ha medesima efficacia su chi ha un tumore Her2 negativo. [Fonte: Cancer.Org]

 

 

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