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Depressione, curarla per perdere peso

 Curare la depressione nelle donne per aiutarle non solo a recuperare l’equilibrio psichico ma anche a  perdere peso. A sostenerlo è un recente studio pubblicato sul numero di novembre/dicembre della rivista di divulgazione scientifica General Hospital Psychiatry.

I ricercatori del Group Health Research Institute di Seattle, coordinati da Simon Gregory, citano nel loro rapporto diversi altri studi effettuati in precedenza che spiegano come un indice di massa corporea di 30 o più, ovvero nel range dell’obesità. aumenti il rischio di soffrire di depressione dal 50 per cento fino addirittura a sfiorare il 150 per cento.

Il rapporto tra depressione e attività fisica è bidirezionale, spiega Gregory. Una maggiore attività fisica porta ad un miglioramento della depressione e il miglioramento della depressione porta ad un aumento dell’attività fisica. Le due cose procedono insieme.

Gregory e i suoi colleghi hanno esaminato un campione di 203 donne di età compresa tra i 40 e i 65 anni con un BMI medio di 38,3. Le partecipanti sono state sottoposte a test di base per controllarne il peso, il livello di depressione, l’attività fisica e la dieta.

Le donne sono state divise in due gruppi con differenti trattamenti, uno incentrato sulla perdita di peso e l’altro incentrato sia sulla perdita di peso che sulla cura della depressione. Tra le donne che avevano curato la sindrome depressiva, il 38 per cento aveva perso almeno il 5 per cento del peso corporeo. Questo rispetto al 21 per cento delle donne che, pur riuscendo a dimagrire e a perdere gli stessi chili, non aveva curato la depressione.

“La maggior parte dei programmi di perdita di peso non presta sufficiente attenzione allo screening e al trattamento della depressione”, ha dichiarato la psichiatra Babak Roshanaei-Moghaddam, della University of Washington. “Questo studio sottolinea ulteriormente l’importanza dello screening della depressione in programmi combinati che possano portare al raggiungimento sia del benessere fisico che di quello psicologico”.

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[Fonte: Sciencedaily]