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Diabete: rischio ridotto con i latticini

Gli scienziati della Harvard School of Public Health (HSPH) hanno identificato una sostanza naturale grassa nei prodotti lattiero-caseari che può ridurre notevolmente il rischio di diabete di tipo 2. Il composto, chiamato acido trans-palmitoleico, è un acido grasso presente nel latte, formaggio, yogurt e burro. Non è prodotto dal corpo, e così proviene solo dal cibo.

Pubblicato sugli Annals of Internal Medicine, il rapporto dei ricercatori guidati da Dariush Mozaffarian, professore associato presso il Dipartimento di Epidemiologia a HSPH e Divisione di Medicina Cardiovascolare della Brigham and Women’s Hospital e Harvard Medical School, spiega che l’acido trans-palmitoleico può essere alla base di prove epidemiologiche che una dieta ricca di prodotti lattiero-caseari è collegata ad un minor rischio di diabete di tipo 2 e delle relative anomalie metaboliche.

Gli esperti in genere consigliano di ridurre i prodotti lattiero-caseari ricchi di grassi, ma l’acido trans-palmitoleico si trova nel grasso del latte. I ricercatori hanno esaminato 3.736 partecipanti ad uno studio nazionale sulle malattie cardiovascolari e polmonari, i quali stati seguiti per 20 anni.

I fattori di rischio metabolici, come il glucosio nel sangue e i livelli di insulina e di acidi grassi circolanti nel sangue, tra cui l’acido trans-palmitoleico, sono stati misurati utilizzando campioni di sangue conservato nel 1992, ed i partecipanti sono stati seguiti per osservare l’eventuale sviluppo del diabete di tipo 2. Livelli più elevati di acido trans-palmitoleico sono stati associati con i livelli sani di colesterolo nel sangue, marker infiammatori, i livelli di insulina e la sensibilità all’insulina, dopo aggiustamento per altri fattori di rischio. Dopo anni, gli individui con alti livelli circolanti di acido trans-palmitoleico avevano un rischio molto più basso di sviluppare il diabete, con un rischio inferiore di circa il 60%.

Questo rappresenta una differenza di quasi tre volte del rischio di sviluppare il diabete tra gli individui con i più alti livelli di questo acido grasso nel sangue

hanno concluso i ricercatori.

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[Fonte: Health24]