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Sale nella dieta, fa male anche quando ce n’è troppo poco

Abbiamo spesso parlato dei problemi fisici che derivano da una dieta ricca di sale, come ad esempio l’ipertensione o malattie cardiovascolari, ma una nuova ricerca effettuata in Canada dimostra come anche una dieta troppo povera di sale può far male. Tale risultato è stato notato quasi per caso, in occasione dello studio sul legame tra sale e malattie cardiache che stavano effettuando i ricercatori della McMaster University di Hamilton, in Ontario. Nella loro ricerca hanno così scoperto che gli effetti negativi sul corpo umano che si potevano avere quando la quantità di sale era eccessiva, erano gli stessi quando era quasi assente.

In pratica non ci sono rischi se si rispettano le linee consigliate sulla quantità di sale da consumare quotidianamente (meno di 2 grammi di sodio al giorno per le persone normali e meno di 1,5 per chi soffre di ipertensione o malattie cardiache secondo la guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), mentre al sopra e al di sotto di questa soglia il rischio di ammalarsi aumenta. Ma attenzione perché secondo gli studiosi cambiare drasticamente la propria dieta all’improvviso può avere effetti ancora più deleteri.

Per il loro studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association, Martin O’Donnell e colleghi hanno preso in considerazione due ricerche differenti che raggruppavano i dati di oltre 30 mila persone affette da malattie cardiovascolari o diabete. L’osservazione di questi volontari avveniva periodicamente per 4-5 anni per valutare le possibilità di incremento del rischio di contrarre alcune malattie o vedere peggiorare quelle che si avevano dall’inizio, rispetto alla data di partenza. Ovviamente tra i dati presi in considerazione rientrava il tipo di dieta seguita che si attestava su contenuti tra i 4 ed i 6 grammi di sodio giornalieri.

Secondo i risultati, chi consumava oltre 8 grammi di sodio al giorno aveva un rischio tra il 50 ed il 70% maggiore di contrarre ictus, infarto, o di morire a causa di qualche malattia cardiovascolare; al contrario chi consumava tra 2 e 3 grammi di sodio al giorno, una soglia considerata alta per una persona in salute, ma molto bassa rispetto alla media che avevano solitamente i volontari dello studio, ha visto aumentare il rischio del 20%, in particolare di una malattia chiamata insufficienza cardiaca congestizia.

In conclusione i ricercatori affermano che bisognerebbe prima di tutto consultare un dietologo per capire se la propria dieta è corretta ed eventualmente come fare per modificarla, senza scelte drastiche prese di testa propria; ed inoltre affermano che una persona che ha una dieta più o meno equilibrata e non soffre di malattie come quelle sopra citate, dovrebbe assumere ogni giorno almeno 1,5 grammi di sodio, altrimenti rischia di vedere aumentate le possibilità di ammalarsi.

[Fonte: Health24]

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