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Allergie alimentari per 150.000 bambini italiani

Secondo una indagine condotta dal sito ambulatorio.com sarebbero almeno 150.000 (il 9%) i bambini italiani sotto i tre anni affetti da allergie alimentari. I risultati sono stati ottenuti attraverso la somministrazione di un questionario online a 2.500 genitori. Le allergie alimentari infantili più comuni sono quelle al latte vaccino e i suoi derivati, seguite da quelle a uova, noccioline e arachidi. Queste, afferma il dottor Italo Farnetani, noto pediatra e docente universitario dell’Università Milano Bicocca, tendono a regredire con la crescita, spesso per scomparire del tutto intorno ai sei anni. Nel frattempo è opportuno fare molta attenzione che i piccoli non assumano i cibi che possono causare reazioni allergiche.

L’allergia a latte e formaggi può comparire già nei primi mesi di vita e manifestarsi con disturbi gastro-intestinali (diarrea, vomito, rigurgiti, coliche, scarso accrescimento ponderale), sintomi respiratori, eruzioni cutanee. Poichè questi cibi rappresentano la principale fonte di calcio per i più piccoli, principio nutritivo fondamentale per lo sviluppo di denti e ossa, occorre fare in modo che il bambino lo assuma attraverso altri alimenti che pertanto non devono mai mancare nella sua dieta. I genitori devono quindi orientare le proprie scelte verso cibi diversi dai latticini che ne sono ugualmente ricchi: il pesce, soprattutto tonno e sardine, gli spinaci, i legumi, fichi, cavoli, arance e kiwi.

Attenzione, avverte sempre Farnetani, autore di numerosi volumi dedicati all’alimentazione del bambino, anche all’etichetta dei cibi: quelli confezionati possono contenere sostanze allergizzanti anche non immediatamente visibili. Quindi no a latte, formaggi, yogurt, panna, burro, ma anche a biscotti e fette biscottate contenenti latte. Attenzione anche al cioccolato e a tutti gli alimenti confezionati che recano la dicitura caseina o caseinato o aroma di caramello. Annunciata dall’esperto anche l’esistenza di ricerche già avviate che si spera possano in futuro portare alla elaborazione di un vaccino contro le allergie.