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Glucoronolattone, taurina, guaranà, caffeina… Conosciamo meglio le sostanze contenute negli Energy Drink

Sapete cosa sono gli Energy Drink? Sono quelle bevande analcoliche che si dichiarano in grado di fornire una maggior quantità di energia rispetto ai softdrink tradizionali. L’ energia è fornita da varie sostanze energetiche che dovrebbero consentire di affrontare prestazioni che a forte dispendio energetico, contenendo, in tal modo, i conseguenti stati d’affaticamento fisico e mentale.

Parliamo di bibite, generalmente carbonate, che, oltre all’ACQUA (che ne rappresenta la componente predominante), contengono sostanze stimolanti, antiossidanti e tonificanti, associate anche a VITAMINE e sali MINERALI, ZUCCHERI e aromi o succhi. Alle classiche sostanze come guaranà, taurina e caffeina, se ne sono aggiunte altre dai nomi esotici (spesso già usate in altri settori alimentari o nella cosmetica): tè verde, yerba maté, ginkgo biloba, schizandra, açaí, zenzero (ginger). Le bevande energizzanti che sfruttano molti di questi ingredienti stanno invadendo anche altri settori, come quelli delle bibite carbonate, del tè freddo e degli smoothies.

In un interessante articolo sugli ingredienti degli energy drink, pubblicato da un blog del nostro network, Ginger&Tomato, sono stati recuperati gli ingredienti presi dalle etichette delle lattine, per leggere con attenzione le sostanze contenute. In seguito è stata aggiunta la descrizione dettagliata dei nomi più oscuri, lasciando volentieri ai lettori la libertà o meno di assumere queste sostanze consapevoli del rischio, vero o presunto, che comportano.

 Leo sprint

Ingredienti: Acqua, Zucchero, Acidificante: Acido Citrico, Taurina, (0.4%), Destrosio, Guaranà estratto (0,32%), Aromi, Glucoronolattone (0,24%), inositolo, nicotinamide, Ginseng estratto (0,01%), Calcio D-pantotenato, Piridossina HCI (Vit. B6)

Coloranti: betacarotene, cianocobalamina (Vit. B12)








 Burn

Ingredienti: Acqua, zucchero, acidificante acido citrico, anidride carbonica, glucoronolattone (0,1%), taurina (0,06%), correttore di acidità citrato trisodico, aromi, conservanti sorbato di potassio e benzoato di sodio, caffeina (0,03%), inositolo (0,012%), estratto di guaranà, antiossidante acido ascorbico.

Coloranti: E129








 Red Bull

Ingredienti Acqua, Saccarosio, Glucosio, Citrati di sodio acidificante, Anidride Carbonica, Taurina (0,4%), Glucoronolattone (0,24%), Caffeina (0,03%), Inositolo, Vitamine (Niacina, Acido Pantotenico, B6, B12), Aromi

Coloranti: Caramello, Riboflavina










 Tiger shot

Ingredienti: Acqua, zucchero, anidride carbonica, acidificante acido citrico, citrato di sodio, glucosio, caffeina, glucoronolattone, taurina, estratto di gingseng, vitamine (vitamine B6, vitamina B12, niacina, acido pantotenato), aromi Coloranti: E102 – E129.








 Atomic

Ingredienti: Acqua, Zucchero, Acidificante: Acido Citrico, Caffeina (0,03%), Taurina (0.4%), Destrosio, Aromi, Glucuronolactone (0,24%), nicotinamide, Calcio D-pantotenato, Piridossina HCI (Vit. B6)

Coloranti: caramello, cianocobalamina










Come osservato in precedenza, l’ingrediente principale è l’acqua seguita da zucchero o saccarosio, alcuni prodotti contengono vitamine, quasi tutti contengono coloranti (alcuni di origine naturale, come la Red Bull, altri no) o aromi e conservanti.

Alcune bevande contengono taurina che è classificata come aminoacido, ma si differenzia da quest’ultimo nella struttura chimica.
L’organismo umano non è in grado di sintetizzarla e deve assumerla con gli alimenti. E’ contenuta nella carne, nel pesce e nelle uova. Ha il compito di favorire il trasporto del glucosio e di alcuni aminoacidi, regolarizzando i battiti cardiaci e migliorando la contrattilità muscolare.
Questo spiega l’attenuazione del senso di fatica che la taurina promuove. Altra importantissima proprietà della taurina è la sua capacità, tramite complesse reazioni biochimiche, di esplicare una potente azione detossificante delle sostanze metaboliche di scarto accumulate durante allenamenti e sforzi intensi.
E’ inoltre un rilassante del sistema nervoso e un ottimo antiossidante.

Caffeina
Quasi tutti gli energy drink hanno un contenuto di caffeina alto. Alcuni studi hanno rilevato livelli di caffeina superiori a quelli raccomandato dal FDA statunitense. La caffeina è il più noto dei componenti del chicco di caffè, il cui nome chimico è 1,3,7 – trimetilxantina.
Appartiene alla famiglia degli alcaloidi purinici come la teofillina (contenuta nel tè) e la teobromina (nel cacao). La caffeina è una sostanza dal sapore amaro ma la sua caratteristica più importante è la sua attività farmacologica. Isolata dal chimico tedesco Ferdinand Runge nel 1820, la caffeina ha, a dosi elevate (non certo a quelle di una tazzina di caffè), proprietà antidolorifiche.
La vita della caffeina nel nostro organismo è breve e non vi è pericolo di accumulo. Viene infatti assorbita a livello gastrointestinale e raggiunge, dopo circa 30 minuti, la sua massima concentrazione nel sangue quindi diminuisce gradatamente scomparendo dopo poche ore.

Il ginseng è una pianta originaria dei Paesi orientali (Cina e Corea) le cui radici contengono una miscela di elementi che agiscono sul sistema neuroendocrino e neuromuscolare, da cui ne deriva la definizione di tonico-adattogeno.
In altre parole, il ginseng migliora la capacità psicofisica di adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente esterno. Modificando alcuni neurotrasmettitori centrali, il ginseng aumenta la capacità di rispondere a situazioni di stress. Alcune bevande in commercio contengono ginseng. Il ginseng ha la proprietà di aiutare l’organismo ad adattarsi alle condizioni di stress.
E’ nota la sua capacità di migliorare la resistenza fisica e l’energia. Il ginseng coreano o cinese è un potente tonico energetico più forte della varietà americana, pertanto la sua assunzione richiede cautela.
E’ controindicato in gravidanza, ipertensione, disturbi del comportamento e nell’assunzione concomitante con farmaci steroidei e anticoagulanti.

 Il glucuronolactone (o glucoronolattone) è uno dei principali componenti delle bevande energetiche.
Nell’organismo, si forma naturalmente, a partire dal glucosio, nel fegato e regola la formazione del glicogene. Il suo precursore immediato è l’acido glucuronico.
Interviene nel processo di detossicazione del fegato tramite la glucuronizzazione. Studi sull’uomo indicano che se il glucuronlactone se somministrato per via orale, viene rapidamente assorbito, metabolizzato ed escreto, principalmente sotto forma di acido glucarico.
La glucuronizzazione attiva l’escrezione della bilirubina, un metabolita endogeno che elimina le tossine.
Nel corso di questa reazione, la bilirubina entra in reazione enzimatica con un derivato del glucosio per essere in seguito eliminata nell’urina.
Il glucuronolactone ha riscosso a livello commerciale un fantastico successo soprattutto come ingrediente principale in alcune bevande energetiche, a causa della sua dimostrata capacità stimolatrice sull’umore, sulla memoria e la concentrazione. E’ anche un precursore della taurina, sempre un aminoacido stimolante sulla capacità di relazionarsi con gli altri e della concentrazione mentale.

L’inositolo è un fattore vitaminico del complesso della vitamina B2, che in caso di carenza determina caduta dei capelli, dermatiti, iposviluppo. Sue fonti naturali sono i cereali integrali non trattati, gli agrumi, il lievito di birra. E’ capace di produrre effetti stimolanti sia a livello motorio che nervoso centrale.
Nell’organismo umano contribuisce al metabolismo dei grassi come fonte energetica e all’equilibrio del colesterolo nel sangue.
L’inositolo è un composto organico che entra nella composizione dei fosfolipidi di membrana e con ruolo biologico legato alla crescita. Si usa nella terapia della distrofia muscolare e nelle epatopatie.

Il guaranà è una pianta nativa dell’Amazzonia, che contiene caffeina. La caffeina del guaranà viene assorbita lentamente e in modo graduale dall’organismo; i suoi effetti, dunque, sono più duraturi e prolungati di quelli prodotti dalla caffeina contenuta nel caffè.
Per la presenza di caffeina il guaranà viene indicato per stimolare il sistema nervoso centrale migliorando la concentrazione, l’energia e l’attenzione.
Tali azioni sarebbero da ricondursi ad una specifica azione dilatatrice dei vasi cerebrali dovuta ad un maggiore afflusso di sangue a livello cerebrale.

La niacina, conosciuta anche come vitamina PP o B3 è stata identificata come acido nicotinico nel 1937, durante degli studi sulla fermentazione alcolica.
Col termine niacina si comprendono l’acido piridil-β-carbossilico (acido nicotinico) e i suoi derivati che presentano l’attività biologica della nicotinamide. L’utilizzo di niacina a dosi elevate per tempi lunghi può provocare effetti collaterali quali arrossamento, orticaria, nausea, vomito e talvolta danni epatici (2÷6 g/die).
Dosi di 1 g/die possono provocare danni intestinali e negli animali da esperimento fosfaturia dovuta a un aumento della concentrazione di NAD nella corteccia renale e dell’attività degli enzimi microsomiali epatici. La niacina si trova in numerosi alimenti, tuttavia buoni apportatori sono: i cereali, soprattutto poco raffinati, le leguminose secche, le carni, le uova, i prodotti della pesca e le frattaglie.