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Per prevenire iniziamo dalla bocca…

L’odontoiatria moderna, come tutta la medicina, si fonda sul principio che “prevenire sia meglio che curare“. Per effettuare una corretta prevenzione delle più importanti malattie della bocca è necessario conoscere le cause che le determinano. E’ ormai provato che il paziente debba collaborare attivamente per avere denti e gengive sane e che il dentista e l’igienista dentale siano i suoi naturali collaboratori.

Le principali malattie dei denti e dei loro tessuti di sostegno sono la carie e la malattia parodontale (cioè la piorrea, come era chiamata una volta) e la causa principale è la placca batterica associata a fattori predisponenti come il fumo, la predisposizione genetica e le abitudini alimentari.

La prevenzione orale e dentale rappresenta la condizione affinché determinate malattie non si verifichino affatto, quindi significa mantenere la persona in salute! La pulizia dei denti effettuata presso l’ igienista dentale non costituisce solamente un trattamento estetico, ma la premessa indispensabile per la salute dei denti e di tutto ciò che li circonda; è un trattamento praticamente indolore che elimina placca (la placca batterica di cui parlavamo prima!) e tartaro oltre che macchie superficiali dello smalto dovute a nicotina o caffè. Il paziente dovrà poi mantenere a casa i risultati ottenuti attraverso semplici suggerimenti e ausili scelti ad hoc e cercando di migliorare gli stili di vita con una corretta alimentazione ed eliminando abitudini viziate (fumo di sigaretta!).

Perché dunque un’ igiene orale dall’igienista? Innanzi tutto, come abbiamo già detto, per una scrupolosa prevenzione di carie e malattia parodontale ma non solo! Diversi studi scientifici hanno documentato un collegamento tra placca batterica, dovuta a poca igiene orale, e malattie respiratorie e cardiovascolari. I batteri che si moltiplicano attivamente negli spazi fra denti e gengive, quest’ultime infiammate dalla placca e dal tartaro accumulatasi soprattutto per scarsa igiene orale, finiscono per distruggere anche il tessuto osseo degli alveoli nei quali i denti si inseriscono. Questo comporta la perdita dei denti causando la malattia parodontale (ex piorrea). Ma non basta.

Gli stessi batteri responsabili di questa malattia orale sono stati ritrovati all’interno di placche ateromatose, cioè veri e propri depositi di grasso, presenti sulle pareti delle carotidi, le importanti arterie che portano sangue al cervello. Prevenendo la malattia parodontale con i batteri che la causano si diminuirà anche la colonizzazione batterica dell’orofaringe e di conseguenza diminuirà il rischio di malattie respiratorie.

Un’ altra associazione molto importante, che è stata messa in luce da recenti studi, tratta della relazione tra gravidanza e malattia parodontale. In realtà attualmente quasi tutte le donne sanno che la propria salute generale durante la gravidanza è di fondamentale importanza per quella del feto, ma poche di loro sono a conoscenza del fatto che un’ alterazione del loro stato di salute per malattia parodontale potrebbe influire sulle condizioni generali del feto e determinare nascite pretermine e bimbi sottopeso. La gengivite da gravidanza colpisce una percentuale altissima di donne con intensità variabile e ciò dipende dallo stato delle gengive precedenti la gravidanza.

Da quanto affermato finora emerge quindi l’importanza del controllo della placca batterica soprattutto in vista della gravidanza rendendo indispensabile un controllo dall’igienista dentale. Il momento migliore per risolvere i propri problemi gengivali infatti è quello che precede la gravidanza perché si possono adottare tutte le terapie a disposizione con eventuale terapia farmacologia di supporto, senza dover considerare eventuali conseguenze del trattamento sulla salute del feto. E’ consigliabile poi, una volta instauratasi la gravidanza, un’igiene professionale ogni 3 mesi per evitare l’instaurarsi di fenomeni infiammatori a carico delle gengive. L’obiettivo, quindi, non è più tanto di curare precocemente la malattia, quanto di evitarne l’insorgenza, perché prevenire è meglio che curare!