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Michael Douglas: papilloma virus mi causò cancro orale

Michael Douglas è tra i fortunati ad essere usciti indenni da un tumore. In particolare da un cancro orale che per diversi mesi mese a repentaglio la sua vita. Scopriamo solo oggi, grazie ad una sua dichiarazione, che il tumore dal quale era affetto era causato dal papilloma virus.

E’ l’attore stesso a spiegare, attraverso un’intervista concessa al Daily Mail, l’origine del suo cancro al cavo orale. Sebbene all’inizio fosse restio a rispondere a tale domanda ed abbia richiesto che non si entrasse in troppi particolari, ha sottolineato come il suo male abbia in realtà avuto origine dalle sue abitudini sessuali, ovvero quella di praticare del sesso orale alle donne. Azione che non risulterebbe pericolosa se le donne in questione fossero in perfetta salute e non affette da papilloma virus. Quando gli è stato chiesto dal giornalista se si fosse pentito, per via del cancro, di essersi lasciato troppo andare con l’alcol ed il fumo della sigaretta (due abitudini da evitare se possibile ad ogni modo, N.d.R.), l’attore ha risposto:

No. Perché senza voler entrare troppo nello specifico, questo particolare tipo di cancro è causato da HPV, che in realtà avviene da cunnilingus.

La storia di Michael Douglas dovrebbe insegnare alle persone, uomini e donne attivi sessualmente, non solo a controllare attraverso esami specifici se si è contratta l‘infezione, ma soprattutto a praticare del sesso protetto sempre, soprattutto quando non si ha la certezza della buona salute dell’altro. Il papilloma virus può essere causa del cancro al collo dell’utero nelle donne, ma anche di tumore al cavo orale negli uomini, come abbiamo appena visto.

L’attore, che scoprì una formazione tumorale sulla lingua, inizialmente pensò che il cancro dipendesse dallo stress relativo ai problemi giudiziari del figlio e ad altri fattori di rischio nei quali “indulgeva”. La scoperta del papilloma virus è arrivata solo dopo, con il suo correlato bagaglio di informazioni. Ora per lui vi sono controlli ogni sei mesi e il 95% di probabilità di averlo sconfitto per sempre.

Photo Credit | Getty Images