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Mal di stomaco: cause, rimedi e cosa mangiare

Il mal di stomaco più che una malattia vera e propria è un disturbo che si manifesta con gonfiore, sensazione di pancia piena dopo il pasto, eruttazione, bruciore di stomaco, dolore nella zona dell’addome superiore, nausea e talvolta acidità di stomaco. Le cause possono essere diverse, dalle cattive abitudini alimentari alle patologie dell’apparato digerente. Vediamo insieme quali sono i rimedi e cosa mangiare.

Mal di stomaco: cause

Tra le cause più diffuse del mal di stomaco ci sono:

  • Abuso di cibi speziati
  • Alimentazione eccessiva
  • Abuso di alcol
  • Cibi grassi o fritti
  • Abuso di caffeina
  • Pasti consumati troppo in fretta
  • Abuso di cioccolato
  • Abuso di bevande gassate
  • Fumo
  • Stress
  • Alcuni farmaci (aspirina, antibiotici e antinfiammatori non steroidei)
  • Gastrite
  • Calcoli biliari
  • Pancreatite
  • Dispepsia
  • Cancro allo stomaco

Mal di stomaco: rimedi

Alcuni farmaci possono aiutare ad alleviare i sintomi del mal di stomaco, tra cui:

  • Antiacidi (es. Alka-seltzer, Maalox, Gaviscon): sono efficaci contro i bruciori di stomaco e l’acidità.
  • Procinetici (es. Peridon): sono utili in caso di stipsi per facilitare lo svuotamento gastrico.
  • Antagonisti dei recettori H2 (es. Ranidil, Tagamet, ecc.): hanno la stessa funzione degli antiacidi, ma sono a rilascio graduale e con effetto più prolungato nel tempo.
  • Inibitori della pompa protonica (Es. Mepral, Nexium, ecc.): riducono l’acidità di stomaco e sono indicati se al mal di stomaco è associato il reflusso gastroesofageo.

Anche i rimedi naturali possono essere efficaci per contrastare questo disturbo, tra cui:

  • Camomilla: è uno dei rimedi più utilizzati contro l’indigestione. Questa pianta, infatti, ha il dono di rilassare i muscoli addominali e di calmare gli spasmi. Per preparare l’infuso potete acquistare la camomilla sfusa in erboristeria o le bustine preconfezionate al supermercato.
  • Argilla verde: un rimedio antico, ma potente, particolarmente indicato in caso di acidità di stomaco. La dose consigliata è di 2 cucchiaini di argilla da sciogliere in mezzo bicchiere d’acqua. Si può acquistare in erboristeria.
  • Semi di finocchio: favoriscono la digestione e aiutano a ridurre i gonfiori e i dolori addominali. I frutti essiccati si possono comprare in farmacia e in erboristeria. La tisana si prepara versando l’acqua calda direttamente sui semi (1 cucchiaio da caffè per 150 ml di acqua).
  • Salvia: ha un’azione stomachica (che facilita la digestione) e antispasmodica. Il decotto si prepara con qualche foglia di salvia. Si porta ad ebollizione e si spegne. Poi si aggiunge qualche goccia di limone e si beve.
  • Radici di liquirizia: favorisce la digestione, ma è anche un eccezionale rimedio naturale contro il bruciore di stomaco. Il decotto si prepara con 2 g di liquirizia. Si porta ad ebollizione e si spegne.
  • Scorze di limone (“canarino”): è il tipico rimedio della nonna contro il mal di stomaco, ma sconsigliato in caso di acidità. Si prepara con le scorze di limone (senza la parte bianca che è amara) da tenere in infusione per qualche minuto in un pentolino fino a che l’acqua non arriva all’ebollizione.

Mal di stomaco: cosa mangiare

Cosa mangiare per prevenire il mal di stomaco? Prima di tutto occorre evitare o comunque limitare il consumo dei cibi grassi/fritti di quelli che producono gas (cavoli, patate, fagiolini, ecc.) e dei cibi piccanti. Inoltre, è importante consumare frutta e verdura fonti preziose di fibre, bere almeno 1,5 l di acqua al giorno e fare piccoli pasti distribuendoli in più momenti durante la giornata.

Il mal di stomaco, generalmente, non è un disturbo che deve destare particolare preoccupazione, tuttavia è preferibile consultare il medico se persiste per più di 2 settimane o se il dolore è particolarmente intenso ed è accompagnato da vomito, ittero, inappetenza, feci scure e untuose e dimagrimento. In tal caso, il dottore vi consiglierà di consultare un gastroenterologo, che a sua volta potrà prescrivere una serie di esami al fine di escludere la presenza di patologie, come analisi del sangue, delle feci o il test del respiro, radiografia di esofago, stomaco e intestino tenue, ecografia addominale, gastroscopia e TAC addominale.

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