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Giornata mondiale della salute: 7 Aprile dedicato al sano invecchiamento

Mantenere una buona salute nell’arco di tutta la vita aiuta a viverla più a lungo rimanendo sempre attivi anche quando si è anziani. E’su questo concetto che si basa la Giornata Mondiale della Salute voluta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che si svolge come ogni anno il 7 Aprile. Una data importante perché celebra l’anniversario della fondazione dell’OMS stessa avvenuta nel 1948: ogni 12 mesi si mette in evidenza un problema di salute pubblica sul quale intervenire a livello globale e stavolta l’attenzione è puntata sull’invecchiamento.

Invecchiamento: emergenza globale

La popolazione mondiale sta invecchiando. Siamo ad un punto critico: nei prossimi anni gli over 60 saranno più dei bambini di età inferiore ai 5. Entro il 2050 l’80% delle persone anziane vivrà in Paesi a medio e basso reddito, con l’impatto che ben immaginate sulle economie locali e quindi sulla salvaguardia della salute e l’accesso alle cure degli stessi.

Le malattie croniche e non trasmissibili

Il rischio maggiore per le persone che invecchiano è legato alle cosiddette malattie non trasmissibili, come quelle cardiache, polmonari, l’ictus, il tumore, il diabete: patologie prevenibili nella maggior parte dei casi o comunque curabili senza un eccessivo costo per i sistemi sanitari. Eppure nei paesi a basso e medio reddito la popolazione ha, già da ora, un rischio di mortalità e disabilità 4 volte superiore che nelle Nazioni ricche. Cosa fare per avviare un’inversione di tendenza? Come cambiare il concetto di vecchiaia? Un anziano, se in salute, può mantenere una vita piena ed essere un prezioso ausilio per la famiglia ed una risorsa per la comunità intera.

Cambiare lo stile di vita

E torniamo dunque a sottolineare come uno stile di vita sano, praticato sin dalla giovane età, possa essere l’arma vincente per invecchiare in salute e buona forma psico-fisica. Anzi l’OMS ha delineato quattro azioni chiave che i governi e le società dovrebbero adottare immediatamente per raggiungere questo scopo:

  • Promuovere la buona salute ed i comportamenti sani a tutte le età per prevenire o ritardare lo sviluppo di malattie croniche.
  • Ridurre al minimo le conseguenze di malattie croniche attraverso la diagnosi precoce e la cura della qualità (cure primarie, a lungo termine e palliativa).
  • Creare ambienti fisici e sociali che favoriscono la salute e la partecipazione delle persone anziane
  •  “Reinventare l’invecchiamento” – cambiare gli atteggiamenti sociali per costruire una società in cui siano rispettati gli anziani e valorizzati.

Insomma cominciare ad abbattere gli stereotipi sui “vecchi” non sarebbe male. La campagna promozionale dell’Oms al riguardo vede le immagini e la storia di persone anziane particolarmente attive, come nel caso dell’ottantasettenne Helmut Wirz, un farmacista che a 75 anni, andando in pensione ha scoperto il bungee-jumping! Un esempio estremo, ma che rende bene il concetto, non trovate?

Foto Thinkstock

Fonte: Oms