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Edema cerebrale

Edema cerebrale

L’edema cerebrale è una grave alterazione del sistema nervoso centrale (encefalo) caratterizzata dall’aumento di liquido interstiziale o intracellulare a causa della compressione e dell’eccessiva pressione endocranica, che si manifesta con un rapido rigonfiamento del tessuto cerebrale. Vediamo insieme quali sono le cause, i sintomi, la diagnosi e la terapia.

CAUSE: l’accumulo di liquido interstiziale o intracellulare all’interno dell’encefalo è correlato a meccanismi differenti rispetto a quelli che provocano edema in altri organi e tessuti. Le cause di tale aumento, infatti, sono ascrivibili ad un’alterazione del sistema di autoregolazione all’interno della scatola cranica,  che garantisce il mantenimento di una giusta pressione del liquido cefalorachidiano. In condizioni patologiche questo delicato equilibrio viene sovvertito innescando una serie di conseguenze dannose, quali:

  • Perdita di permeabilità selettiva della membrana cellulare
  • Alterazioni del pH liquorale
  • Accumulo di sostanze e metaboliti tossici
  • Carenza di neurotrasmettitori fisiologici
  • Presenza di neurotrasmettitori patologici
  • Blocco dei meccanismi in grado di trasportare attivamente le varie sostanze attraverso le membrane

Il tessuto nervoso, in questo modo, va incontro a gravi fenomeni compressivi, che a loro volta provocano un ulteriore deterioramento funzionale, ostacolando la normale perfusione sanguigna. L’edema cerebrale può essere classificato come:

  • Edema cerebrale interstiziale: viene detto anche idrocefalico  e si manifesta nell’idrocefalo iperteso quando il riassorbimento di liquor da parte delle cellule ependimali è insufficiente.
  • Edema cerebrale citotossico: viene detto anche cellulare ed è caratterizzato da un rigonfiamento delle cellule della glia, dell’endotelio e dei neuroni. È caratteristico delle malattie ipossiche e ischemiche, ma si può manifestare anche in caso di iponatriemia, squilibri osmotici, nella sindrome da inappropriata secrezione di ADH e nel pre-coma epatico.
  • Edema cerebrale vasogenico: è delimitato alla sola sostanza bianca cerebrale ed è causato dall’aumento della permeabilità delle cellule capillari endoteliali, per cui proteine e acqua fuoriescono negli spazi extracellulari. Si forma in prossimità di masse encefaliche in espansione (cisti, tumori, ascessi) o in caso di encefalopatie tossiche e ipertensive.

SINTOMI: i sintomi di edema cerebrale includono:

  • Mal di testa
  • Vertigini
  • Perdita di memoria
  • Livello alterato di coscienza
  • Nausea
  • Intorpidimento o debolezza
  • Convulsioni
  • Incontinenza
  • Letargia
  • Perdita di coordinazione o di equilibrio
  • Coma

DIAGNOSI: l’esame tomografico computerizzato (TAC cerebrale) è la prima indagine a consentire la diagnosi diretta dell’edema cerebrale. La RM invece, ha un potere risolutivo maggiore ed è in grado di ottenere immagini relative alla diffusione dell’acqua nei capillari, negli interstizi cellulari e tra i diversi compartimenti tissutali, consentendo di riconoscere l’edema citotossico di una lesione ischemica recente da una cronica.

TERAPIA: la terapia mira a ridurre la pressione intracranica e quindi il volume cerebrale e si basa su presidi di carattere farmacologico, ma anche di tipo chirurgico. I corticosteroidi ad alta potenza antiedemigena costituiscono la terapia d’elezione nell’edema cerebrale vasogenico. Effetti positivi, ma temporanei si ottengono anche con alcuni diuretici non osmotici (es, furosemide, acetazolamide). Nell’edema cerebrale citotossico la terapia è eziologica e di supporto, mentre per l’edema cerebrale interstiziale si effettua la derivazione liquorale (o drenaggio ventricolare).

La terapia chirurgica prevede:

  • Asportazione della lesione edemigena: implica l’asportazione radicale della massa per evitare una ricrescita della lesione. Questo, però, può avvenire solo quando la lesione è benigna.
  • Drenaggio ventricolare: è eseguito nei pazienti con idrocefalo ostruttivo.
  • Craniotomia decompressiva: è eseguita su pazienti con edema cerebrale, ma senza segni radiologici di ischemia, quelli con emorragia intracerebrale e soprattutto su quelli con trauma cranio-cerebrale.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al proprio medico. Le informazioni fornite sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari. 

Fonte| Sunhope; Photo Credit| Thinkstock