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Il massaggio ci fa belli: linfodrenaggio, pressoterapia shiatzu e co.

Continuiamo il nostro viaggio nel bellissimo mondo dei massaggi. Oggi scopriamo insieme quali sono i massaggi che ci aiutano a restare in forma e a liberarci di tensioni e malesseri.
Il linfodrenaggio: Elimina la cellulite. Attenua quel fastidioso fenomeno che è la ritenzione idrica. Accelera la cicatrizzazione di ferite e piaghe. Ritarda l’invecchiamento cellulare. II linfodrenaggio è un massaggio che non agisce sulle masse muscolari ma sulla circolazione linfatica favorendone lo scorrimento (la linfa è quel liquido incolore che nell’organismo ha il compito di filtrare le tossine ristagnanti nei tessuti), il rallentamento del flusso linfatico, dovuto spesso a un calo dei piccoli e grandi vasi che trasportano la linfa, crea una specie di allagamento in punti particolari del corpo come le caviglie, gli arti o la zona del bacino (cellulite) con conseguente gonfiore e sensazione di peso.

 Sintomi che si attenuano e scompaiono con questo massaggio, delicato e leggero, che si avvale di sfioramenti e di lievissime pressioni indirizzate verso le cosiddette stazioni della linfa: l’inguine, le ascelle, la base del collo. Si curano così gonfiori premestruali e degli arti inferiori, cellulite, depositi di grasso. È possibile, inoltre, accelerare la capacità di cicatrizzazione delle ferite perché con le tossine se ne vanno anche le sostanze che inducono l’infiammazione.

La pressoterapia: È una sorta di linfodrenaggio eseguito, però, con dei gambali. Si pratica solo agli arti inferiori ed è assolutamente sconsigliata in presenza di varici o di flebiti. Arriva dall’India con 5000 anni di tradizione, proponendo la fusione tra corpo e mente. I movimenti sono lenti, armoniosi e a spirale. Si praticano su tutto il corpo ma, al contrario di quelli classici, partono dal centro per dirigersi verso le estremità. In questo modo le sostanze nocive (tossine), causa di rigidità o dolore, vengono eliminate attraverso canali di drenaggio situati sulle dita delle mani, dei piedi, sui capelli e sul pube. Oltre a fornire energia a tutto il corpo, il massaggio ayurvedico è un vero toccasana per la pelle e per le rughe che risultano notevolmente distese. Caratteristico è l’uso di oli che servono a far scivolare meglio le mani sulla pelle.

Il Kemhiki: Divulgata per la prima volta in Argentina dalla chinesiologa Stella Maris, questa manipolazione di origine giapponese consiste in trazioni, pizzicottamenti, svuotamenti e mobilizzazione del tessuto connettivo. Garantisce la perfetta tenuta dell’apparato muscolare, favorisce la circolazione venosa e linfatica migliorando anche l’aspetto della pelle ed elimina le tensioni.

Massaggio Thailandese: Pressioni a mano aperta (pompaggi) e digito-pressioni sulle linee energetiche (i meridiani lungo i quali, secondo gli orientali, scorre l’energia), stiramenti, stretching. Tante tecniche, tante manovre su tutto il corpo, sulla testa, sul viso, sulla schiena, sul collo. Il tutto allo scopo di rilassare i muscoli, distendere ed eliminare lo stress. E, così, liberare l’energia, lasciarla scorrere, finalmente. Un massaggio che si fa anche vestiti, sdraiati su un materassino steso a terra.

Lo Shiazu: Secondo questa tecnica giapponese, esistono in noi delle linee, dei meridiani nei quali scorre una forza vitale chiamata Ki. Ogni meridiano è collegato ad un organo. Quando qualcosa non funziona a dovere l’energia Ki non scorre come dovrebbe, si accumula, ristagna creando carenze in alcune zone del corpo o provocando eccessi in altre.

Interviene allora lo Shiatsu con leggere pressioni della durata di pochi secondi (tre intorno al collo, sette nel resto del corpo) su punti determinati (tsubo) dove si incontra l’energia. Sono gli stessi punti dell’agopuntura, situati in corrispondenza di terminazioni nervose superficiali e, più nel profondo, di piccoli vasi linfatici. Bastano poche sedute per riequilibrare l’energia e ristabilire così uno stato di benessere generale.