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La medicina alternativa non è scienza, i dieci comandamenti per chi sceglie di curarsi con la Natura

MNC, medicine non convenzionali. Ayurveda, agopuntura, fitoterapia, medicina tradizionale cinese, manipolazioni osteo-articolari, omeopatia, per citarne solo alcune tra le più conosciute e diffuse. E’ in costante crescita il numero di italiani che si rivolge alle varie branche della medicina alternativa per curare i disturbi più diversi, si va dall’ansia alle dipendenze, dall’artrite all’impotenza. I risultati, più o meno positivi, variano da un soggetto all’altro, se per alcuni questi rimedi alternativi alla medicina tradizionale hanno il successo sperato, per altri che magari si affidano a non professionisti e a prodotti miracolosi acquistati sui giornali, senza garanzia alcuna, possono esserci anche brutte sorprese.

Proprio per ricordare ai pazienti che la medicina alternativa non ha valore di scienza, da sempre insigni rappresentanti della medicina tradizionale, come Umberto Veronesi, Silvio Garattini, Umberto Tirelli, Tullio Regge, hanno messo in guardia dai rischi di un’equiparazione tra la medicina ufficiale e la medicina alternativa. Come spiegava nel corso di un convegno tenutosi lo scorso anno Renato Angelo Ricci, presidente dell’associazione Galileo 2001:

La scienza si basa su una metodologia al di fuori della quale si può fare altro, ma di certo non si può fare scienza. Le medicine non convenzionali hanno la pretesa di essere scienza, ma non lo sono; decidano allora da che parte stare. Se vogliono essere una scienza, devono sottostare a tutti i suoi criteri.

Oggi si torna a parlare di MNC in virtù di una serie di consigli per evitare rischi ai cittadini che si affidano alla medicina naturale, diffusi da una campagna dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con la Società di farmacologia e altri 32 enti e associazioni scientifiche. Risulta fondamentale, infatti, per non incorrere in problemi di salute più gravi, non affidarsi a ciarlatani e a prodotti spacciati per medicinali, soprattutto su internet. Ecco il decalogo stilato dagli esperti per andare sul sicuro:

  1. Mai iniziare una di queste terapie senza parlarne con il proprio medico.
  2. Mai abbandonare le terapie convenzionali senza averne discusso con il medico.
  3. Mai affidarsi a presunti ricercatori o esperti, al sentito dire, al faidate o ai consigli di amici e conoscenti. Mai praticare l’automedicazione se non per disturbi minori o piccole patologie di breve durata.
  4. Mai usare prodotti a composizione sconosciuta o privi di etichetta. Se non sono prescritti, mai usare prodotti naturali durante la gravidanza o l’allattamento. Mai usare a scopi medicinali erbe spontanee raccolte in natura.
  5. Mai fidarsi delle vendite su Internet o a domicilio che non diano precise garanzie. Mai credere alle terapie o ai rimedi miracolosi.
  6. Informarsi sempre sui reali vantaggi di ogni terapia, sulle garanzie di sicurezza ed efficacia, in particolare se si propone di sostituirla a quella convenzionale.
  7. Consultare sempre medico o farmacista prima di prendere un prodotto naturale o di darlo a bambini e anziani, soprattutto se malati o in terapia con altri farmaci.
  8. Affidarsi sempre a medici esperti, chiedendo al proprio medico di famiglia, alla Asl, all’Ordine dei Medici e a Società Scientifiche accreditate.
  9. Conservare i prodotti nella confezione di origine, lontano dalla portata dei bambini, all’asciutto, lontano da fonti di luce o di calore
  10. Segnalare sempre al proprio medico o farmacista ogni sospetta reazione avversa a un medicinale o prodotto naturale. Segnalare ai rispettivi Ordini chiunque prescriva o pratichi queste terapie senza averne i requisiti professionali.

[Fonti: IlMessaggero; www.iss.it]