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Memoria, mangiare troppo ce la fa perdere

Se ogni tanto avete vuoti di memoria, o magari non siete più giovanissimi, ma cominciate a mostrare i primi sintomi del decadimento cognitivo, forse è il caso che, tra i vari rimedi, modifichiate anche la vostra dieta. A consigliarlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha dimostrato come un’alimentazione eccessiva, composta da calorie in eccesso per il nostro fabbisogno quotidiano, possa influire negativamente sulla memoria.

Dunque non solo problemi di peso, cardiaci, diabete e tutte le altre condizioni correlate al mangiare troppo. Adesso anche il cervello comincia a fare cilecca. Secondo i dati appena resi noti dall’OMS infatti, consumare tra le 2100 e le 6000 calorie al giorno può accelerare il decadimento cognitivo, favorendo alcune malattie senili, e provocare problemi di memoria anche nei più giovani, sebbene gli effetti più evidenti si notino dopo i 70 anni.

E non ci vuole niente a raggiungere quelle calorie. Basta infatti eccedere con i dolci, le fritture e le salsine varie per raggiungerli. Tutti cibi che in termini di sazietà non aggiungono nulla, ma in quanto a calorie equivalgono a tante piccole bombe.

Abbiamo osservato una correlazione che, in pratica, dimostra come maggiore è la quantità di calorie consumate ogni giorno, più alto risulta il rischio di decadimento cognitivo lieve

ha spiegato Yonas Geda della Mayo Clinic di Scottsdale, in Arizona, riferendosi a quanto una malattia come il morbo di Alzheimer possa trovare terreno fertile negli anziani con un’alimentazione scorretta. Il loro studio si è basato sull’osservazione di oltre 1.200 persone tra i 70 e gli 89 anni che non avevano in partenza problemi cognitivi. Suddivisi in tre gruppi a seconda della dieta che gli veniva prescritta, è stato evidente come il gruppo di quelli che avevano seguito la dieta ipercalorica avevano oltre il doppio di possibilità di mostrare segni di problemi cognitivi rispetto a chi mangiava poche calorie. Ovviamente la dieta deve variare in base all’età, ma è particolarmente intorno ai 70 anni, e magari anche prima, che bisogna cominciare a ridurre il numero di calorie perché queste non servono più al corpo e quelle in eccesso accelerano soltanto il decadimento cognitivo.

[Fonte: Repubblica]

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