Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Biotecnologie » Spermatozoi dal midollo osseo femminile. Non avremo più bisogno degli uomini per avere bambini

Spermatozoi dal midollo osseo femminile. Non avremo più bisogno degli uomini per avere bambini

Arriva dall’Inghilterra la singolare notizia pubblicata dal settimanale britannico New Scientist secondo la quale un’equipe di scienziati inglesi dell’università di Newcastle Upon Tyne, dopo essere riuscita a trasformare cellule staminali maschili estratte dal midollo osseo in spermatozoi, avrebbe trovato il modo di fare lo stesso con le cellule staminali provenienti dal midollo osseo femminile. A guidare l’equipe di studiosi è il professor Karim Nayernia, biologo di origine iraniana, che si dice convinto di poter ottenere le prime cellule spermatiche femminili entro due anni. Contestazioni etiche a parte, secondo gli studiosi la scoperta potrebbe rappresentare un’eccezionale arma contro l’infertilità.

Le implicazioni culturali e sociali di questa scoperta sono notevoli e bisogna ammettere che essa apre uno scenario a dir poco fantascientifico. Infatti se davvero fosse possibile ottenere spermatozoi dal midollo osseo femminile le donne in futuro potrebbero avere dei figli in maniera del tutto autonoma, senza il coinvolgimento di alcun partner maschile, grazie allo sperma estratto dalle proprie cellule che sarà usato per fecondare gli ovuli. E non è tutto: Karim Nayernia sostiene che anche le cellule del midollo maschile potranno essere convertite in ovuli, permettendo anche agli uomini di concepire (perlomeno dopo aver trovato un utero “in affitto”) ricorrendo esclusivamente a spermatozoi e cellule uovo autoprodotte.

Tuttavia gli embrioni così ottenuti sembrerebbero essere a rischio di anomalie cromosomiche e, inoltre, i bambini nati da cellule spermatiche di origine femminile potrebbero avere esclusivamente il sesso della madre, perchè nel patrimonio genetico del nascituro non sarebbe presente il cromosoma Y, assente nel cariotipo femminile e posseduto solo dagli uomini. Ma i ricercatori non sembrano affatto essere preoccupati dalle sensazionali implicazioni etiche e sociali contenute nella loro scoperta. Più importante di tutto è che attraverso questa tecnica verranno abbattuti tutti gli ostacoli che impediscono agli omosessuali, alle persone gravemente ammalate e a molte
coppie infertili
di avere bambini. Secondo gli studiosi della Newcastle Upon Tyne basteranno tre anni per ottenere cellule spermatiche femminili in grado di fecondare gli ovuli, mentre altri esperti escludono che questo sia possibile prima di un decennio