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Diabete e fumo, scoperta nuova correlazione

Ancora cattive notizie per i fumatori, dopo che è stata scoperta una correlazione tra diabete e fumo. Certamente il vizio non fa bene, assolutamente, e bisognerebbe smettere per mille motivi, ma ora i ricercatori ne aggiungono un altro.

Chi fuma ha più probabilità di avere il diabete, e la colpa sarebbe tutta della nicotina. I ricercatori della School of Medicine del Mount Sinai hanno infatti condotto delle ricerche sui topi, scoprendo che la nicotina ridurrebbe la produzione di insulina, ormone fondamentale per regolare la quantità di zuccheri nel sangue. La nicotina si legherebbe con alcuni ricettori che influiscono proprio sulla produzione di insulina, e questo aumenterebbe le probabilità di avere il diabete.

La ricerca è stata pubblicata su Nature, e conferma quanto stimato dai Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti. Secondo questi dati, chi fuma ha fino al 40% in più di possibilità di avere il diabete.

Lo studio

Lo studio della School of Medicine del Mount Sinai conferma dunque quello che era già emersso dai dati, e di cui però non si era ancora capita la motivazione. Ora si conosce il meccanismo che porta ad un aumento dei rischi.

La nicotina andrebbe ad influire su una parte del cervello, l’abenula, in cui vi sono i recettori ‘nAChR’. Li attiverebbe diminuendo così la produzione di glucagone e insulina, che servono proprio alla regolazione della glicemia grazie al pancreas.

Una volta attivati, e limitata la funzione dei due ormoni, la glicemia inizierebbe a salire, per un periodo limitato. Però, la continua attivazione dei ricettori porterebbe, a lungo andare, al diabete. Un acceso-spento che nel tempo porterebbe alla condizione di diabetico.

Altra funzione importante è svolta dalla molecola proteica ‘Tcf7l2’. Questa impedirebbe il legame nicotina-ricettori, e quindi è fondamentale per la funzione che i due ormoni devono svolgere. Si tratta di grandi passi in avanti nel capire i meccanismi della dipendenza da nicotina. In particolare, come fa notare il ricercatore Paul Kenny, a capo dello studio, viene alla luce che “alcune delle malattie correlate al fumo hanno origine nel cervello, negli stessi circuiti che controllano la dipendenza da nicotina”.

Ecco dunque un altro motivo per spegnere definitivamente la sigaretta.