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Deltacortene (prednisone), si può prendere in gravidanza?

Si può prendere il prednisone o deltacortene in gravidanza? Esso è un farmaco immunosoppressivo ed antinfiammatorio che viene utilizzato per curare l’asma, il lupus, l’artrite reumatoide e tante altre malattie, ma è sicura la sua assunzione nel periodo di gestazione?

Quel che bisogna tenere a mente è che il prednisone è un antinfiammatorio potente, che a livello epatico si trasforma in prednisolone e che può causare un’alterazione dell’attività surrenalica dell’organismo: motivazione per la quale generalmente deve essere prescritto con tutte le precauzioni del caso. La sua emivita è pari a 2-3 ore. Durante il primo trimestre di gravidanza questo corticosteroide deve essere utilizzato con una certa cautela, e sempre sotto stretto controllo medico. I risultati degli studi condotti sull’utilizzo del deltacortene hanno infatti mostrato discrepanza: alcuni mostrano un incremento di labio-palatoschisi, mentre altri non mostrano l’incremento della comparsa di anomalie congenite legate alla sua assunzione orale o inoculata. Non sono invece stati mostrati problemi in caso di inalazione o uso topico dello stesso.

Per ciò che concerne il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza, sono stati segnalati un rischio di rallentamento della crescita fetale e un basso peso neonatale associato ad una terapia cronica ad alte dosi. Anche se in questo caso ancora non è stato possibile stabilire una incontrovertibile correlazione all’assunzione di prednisone. Sono state registrate rare segnalazioni di anomalie di tipo immunitari, pancitopenia, anomalie elettrolitiche e ipoglicemia, sempre in caso di copiose assunzioni sul lungo termine. E’ bene rivolgersi ad uno specialista che potrà consigliarvi per il meglio e suggerirvi in base alla patologia una terapia alternativa se necessaria.

Il deltacortene passa nel latte materno in piccole quantità: l’allattamento al seno è quindi possibile in caso di assunzione monodose. Prima di procedere è però necessario attendere almeno 4 ore dalla stessa in modo tale da aver lasciato passare l’intero periodo di emivita del farmaco. Non vi è nessun problema se l’utilizzo del corticosteroide è locale.

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