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Tosse con sangue: tumore o altre cause dell’emottisi

 Colpo di tosse con sangue nel catarro? Questo sintomo si chiama emottisi ed in genere spaventa perché è uno di quelli che possono suggerire un tumore al polmone: la quantità di sangue espulsa può essere molta o solo caratterizzante lievi striature, il colore scuro o rosso vivo. In base alla presenza di altri sintomi come la febbre e la difficoltà di respirazione, ci si può orientare verso una diagnosi più precisa: è una sintomatologia da non trascurare anche se ovviamente non deve gettare nel panico. Ecco quindi le possibili altre cause di emottisi oltre il tumore e cosa fare.

Colpo di tosse con sangue nel catarro, le cause

Anche se l’emottisi spaventa, la maggior parte delle cause non sono gravi: un espettorato striato di sangue è comune in molte malattie respiratorie minori, come le infezioni delle vie respiratorie superiori e le bronchiti di origine virale. Più banalmente può dipendere anche da una lieve fuoriuscita dal naso passando dalla gola (in questo caso non si parla però di emottisi). Tra le motivazioni più frequenti troviamo nel 70-90% degli adulti:

 

  • Bronchite
  • Bronchiectasie, (anormale, ampliamento irreversibile di parte dei tubi di respirazione o delle vie respiratorie- bronchi)
  • Tubercolosi
  • Polmonite

Nei bambini, invece le cause più comuni sono:

 

  • Infezione del tratto respiratorio inferiore
  • Inalazione di corpo estraneo

Tra le cause meno frequenti del sangue nella tosse c’è proprio il tumore al polmone, seguito con grande distacco dall’aspergillosi (infezione da fungo). Tra le altre motivazioni possiamo trovare anche un’embolia polmonare o una vasculite del polmone, come nella sindrome di Goodpasture.

Fattori di rischio da tenere presente

Alcune condizioni aumentano il rischio che l’emottisi sia provocata da una malattia seria:

  •  HIV (per il sarcoma di Kaposi, tubercolosi e infezioni fungine)
  • Uso di farmaci immunosoppressori (per la tubercolosi e le infezioni fungine)
  • Esposizione a tubercolosi
  • Tabagismo (per il cancro)
  • Lunga degenza a letto, recente intervento chirurgico, diagnosi di tumore, gravidanza, usi di estrogeni, familiarità con problemi di coagulazione (per il rischio di embolia polmonare)

Sintomi pericolosi correlati alla tosse con sangue

Nelle persone con emottisi, i seguenti sintomi devono mettere particolarmente in allarme:

  • Quantità abbondanti di sangue tossito
  • Mancanza di respiro
  • Segni di una significativa perdita di sangue (debolezza, vertigini, sete, sudorazione, battito cardiaco accelerato)

In questi casi occorre recarsi in un ospedale quanto prima. In assenza di tali sintomi è sempre opportuno invece parlarne con il proprio medico curante quanto prima. Con più calma se il sangue è solo una lieve striatura e non è ricorrente.

Quali indagini diagnostiche in caso di sangue nella tosse?

Se l’emottisi è grave, persistente o inspiegabile, è necessario fare approfondimenti diagnostici. Una radiografia del torace è la prima opzione a cui segue una TAC in caso di risultati dubbi. Anche la broncoscopia può essere fatta, specie per verificare che il sangue sia originato effettivamente dalle vie aeree e non dal naso o dallo stomaco. Nella maggior parte delle persone, vengono poi fatte generali analisi del sangue con particolare riferimento a test per la coagulazione.

 

Colpo di tosse con sangue nel catarro, quale cura?

Il sanguinamento può produrre coaguli che ostruiscono le vie aeree e portare a ulteriori problemi respiratori. Pertanto, una terapia è importante, anche se chiaramente questa dipende dalla causa di base che provoca il disturbo: se l’emottisi è lieve, ad esempio, può regredire da sola, o in caso di infezione, guarire dopo la cura. Se si forma un coagulo di sangue grande, può essere necessario rimuoverlo con la broncoscopia.
Di rado, quando l’emottisi non si risolve da sola o è abbondante è necessario intervenire per permettere al paziente di respirare. Se l’origine del sanguinamento è un importante vaso sanguigno, ad esempio, il medico può intervenire attraverso una procedura chiamata embolizzazione dell’arteria bronchiale. A volte la chirurgia può essere necessaria per arrestare il sanguinamento grave o cronico, o per rimuovere una parte malata come il tumore del polmone. In caso di alterazioni della coagulazione stanno contribuendo al sanguinamento, una persona può avere bisogno di una trasfusione di plasma, fattori della coagulazione, o piastrine.

 

Fonte: Manuale Merk

Foto: Thinkstock