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Pidocchi: immagini, rimedi naturali e non per combatterli, sintomi

I pidocchi dei capelli (o della testa) sono insetti parassiti, di colore grigio marrone, non più grandi di un semino di sesamo, che vivono aggrappati ai capelli umani nutrendosi di piccole quantità di sangue che prelevano dal cuoio capelluto. Scopriamo insieme attraverso delle immagini come riconoscere i pidocchi nei bambini (ma anche negli adulti), come si prendono, come combatterli ed i sintomi correlati.

I sintomi dei pidocchi

Il sintomo più evidente di qualunque tipo di pidocchio è il prurito. Se il bambino si gratta in continuazione la testa è opportuno dargli un’occhiata. Tra i capelli è possibile vedere questi minuscoli parassiti camminare, o individuare le uova: se non siete in grado di farlo per ribrezzo, chiedete la consulenza al pediatra o anche ad un’amica più coraggiosa perché essendo molto contagiosi, è necessario eliminare i pidocchi del bambino quanto prima. Il prurito è causato dalla saliva che il pidocchio emette nel mordere la cute per nutrirsi. E’ una reazione chimica suscettibile alla sensibilità della pelle dei ragazzino, che può iniziare a graffiarsi subito o anche dopo qualche settimana (ad infestazione estesa). Occorre fare anche attenzione che il bimbo, grattandosi insistentemente non si arrechi un’infezione.

Come riconoscere i pidocchi (immagini e foto) e le uova


Anche se sono molto piccoli, i pidocchi sono visibili ad occhio nudo, così come le uova (ovvero le lendini, ancora più microscopiche). Queste sono gialline o marroni chiare con puntini. Si possono trovare attaccate sul capello, ma vicino al cuoio capelluto, dove la temperatura è migliore (più calda). Sembrano pezzettini di forfora ma non si staccano con il pettine! La schiusa avviene in 7-14 giorni dalla deposizione: i gusci rimangono sul capello, poi crescono e si riproducono completando il loro ciclo vitale.

Il pidocchio adulto al massimo raggiunge le dimensioni di un seme di sesamo. I punti in cui si annidano con maggiore facilità questi parassiti? Dietro le orecchie e la nuca. Difficilmente li vediamo camminare sulla testa, ma per lo più sono attaccati ai capelli.

 

Pidocchi dei capelli, come si prendono? (Contagio)


A differenza di ciò che si crede i pidocchi non saltano e non volano (come si vede dalla foto non hanno ali): hanno però dei saldi artigli che gli permettono di spostarsi con agilità e velocità. Il contagio è quindi da contatto (testa a testa) o attraverso lo scambio di cappelli o altri indumenti (anche solo la vicinanza di questi, come su un appendiabito). Per tale motivo la scuola è il luogo più comune in cui si prendono i pidocchi: i bambini sono più soggetti degli adulti perché tendono anche a stare più vicini e a condividere per gioco gli oggetti personali. Dalla scuola però possono facilmente arrivare a casa. Gli animali domestici non vengono infettati dai pidocchi umani e non possono trasmettere i loro all’uomo.

Pidocchi dei capelli come combatterli: rimedi in farmacia

In farmacia è possibile trovare numerosi rimedi per combattere i pidocchi (shampoo, creme e lozioni): si tratta di prodotti da banco o farmaci su prescrizione (se l’infestazione di pidocchi è grave e resistente ad altri trattamenti possono essere necessari anche dei medicinali antiparassitari da assumere per bocca). Si può chiedere al medico curante ma anche al farmacista. E’ particolarmente importante seguire le istruzioni in etichetta perché si tratta di sostanze chimiche (insetticidi in pratica)che se usate erroneamente possono provocare irritazioni o altri disturbi. In genere questi prodotti uccidono pidocchi e lendini, ma è sempre consigliato ripetere il trattamento dopo una settimana o 10 giorni per essere certi. Non vanno usati nei bambini sotto i due anni (ed in gravidanza).

Tra i più comuni troviamo:

  • Mom
  • Aftir
  • Mediker Ap
  • Cruzzy
  • Nix
  • Milice

Pidocchi: aceto ed altri rimedi naturali, funzionano?


Il rimedio naturale della nonna per eccellenza contro i pidocchi è l’aceto: sia chiaro, non uccide o stordisce né le uova né i pidocchi, ma (rigorosamente diluito con acqua) elimina la sostanza collosa che permette alle uova di stare attaccate al capello. In questo modo, con un pettine a denti strettissimi è possibile tirarle via. Lo stesso dicasi per gli altri rimedi domestici o naturali, come l’olio d’oliva (o oli essenziali, Tea Tree Oil in primis) o le creme/ maschere per capelli. Molto discusso il rimedio della nonna che vede protagonista la maionese, per la sua componente di aceto che agisce sulle uova e per la densità del resto che immobilizzerebbe i pidocchi. Andrebbe lasciata in posa almeno un paio di ore. Non ci sono grandi riscontri scientifici per questi rimedi naturali e domestici, ma almeno non avrebbero effetti collaterali, anche se, pure l’aceto e la maionese, non dovrebbero venire a contatto con gli occhi o le ferite da graffio sul cuoio capelluto.

Prevenzione pediculosi

I pidocchi non vivono molto a lungo lontano dalla testa e dai capelli, ma essendo facilmente contagiosi, se si scoprono in un bambino è opportuno controllare tutta la famiglia e lavare oggetti ed abiti, per eliminare prontamente quelli che potrebbero essere ancora in giro. In farmacia è possibile acquistare altri prodotti simili ai sopra elencati che, grazie al loro caratteristico odore tengono lontano i pidocchi: non il massimo per la vita sociale.

Rientro a scuola dopo i pidocchi

In realtà non si può parlare di rientro a scuola in seguito a pediculosi, perché non è necessario allontanare il bambino. Basta un certificato di idoneità in cui un genitore certifica che il bambino ha iniziato/fatto la terapia antiparassitaria: non essendo un problema pericoloso benché fastidioso, non è fatto obbligo, se non in caso di pediculosi persistenti o ricorrenti. Le scuole in genere avvisano i genitori tutti quando c’è un caso segnalato senza fare nomi e invitano ogni anno a procedere con i controlli e la profilassi.

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