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Polimenorrea, cos’è? Sintomi, cause e cure

La polimenorrea è il manifestarsi di mestruazioni non distanziate dal fisiologico periodo di tempo, considerabile canonico, dei 28 giorni dal loro termine.  Si tratta della condizione che denota il manifestarsi in anticipo del ciclo mestruale a causa dell’accorciamento delle fasi ovulatorie tra un mestruo e quello successivo.

Quando la polimenorrea avviene sporadicamente  non deve preoccupare la donna. Sono molti i fattori che possono portare un ciclo mestruale a modificare il ritmo. Se la mestruazione conta su un flusso più abbondante del solito, oltre che su una manifestazione anticipata, ci si trova davanti ad un caso di poli-ipermenorrea.

Polimenorrea: i sintomi

La polimenorrea si manifesta attraverso il verificarsi di mestruazioni poco distanziate nel tempo, ad un ritmo inferiore ai 25-36 giorni (in media 28 )  che di norma, in una persona sana, impiegano tutte le fasi del ciclo mestruale a compiersi.

Polimenorrea: le cause

La polimenorrea può  essere causata da una riduzione della fase pre-ovulatoria (o stadio proliferativo) o da una diminuzione della fase post-ovulatori ( o fase secretiva).  A livello fisiologico sono diverse le cause della manifestazione più ravvicinata di cicli mestruali. E se la riduzione dello stadio proliferativo non deve spaventare, è necessario al contrario verificare che non sia in corso la seconda opzione possibile. In quel caso infatti, in casi più gravi e ripetuti, questa tipologia di comportamento della mestruazione può rappresentare un sintomi di infertilità, o una alterazione dell’endometrio e quindi la presenza di endometriosi. Cicli mestruali ravvicinati non rispettanti la naturale cadenza fisiologica potrebbero essere anche sintomi di squilibri ormonali o di patologie a carico della tiroide. Ed  ancora fibromi uterini o ovaio policistico ed altre affezioni di questi organi. Questo ovviamente se l’episodio è ripetuto nel tempo. Nelle donne che assumono la pillola anticoncezionale, la polimenorrea può essere considerata normale nei primi tre mesi di terapia.

Se le mestruazioni si verificano in tal modo sporadicamente, si può ricercare la causa anche nel semplice stress della donna o nel cambiamento di stagione.  E’ necessario ricordare che nelle donne adulte questo disturbo è causato spesso da un alterazione nella produzione di progesterone nella fase secretiva del ciclo mestruale  o in caso di aumento di prolattina nel sangue.  Insomma, tutti quei problemi riguardanti l’ipofisi, l’ipotalamo e l’ovaio che si riflettono sull’equilibrio ormonale della donna.

Polimenorrea e gravidanza

Il rapporto tra polimenorrea e gravidanza è molto particolare. Questo perché dato il manifestarsi di siffatto ritmo mestruale la possibilità di essere fertile è decisamente più complicata.  La prima cosa che bisogna fare in tal caso è di rivolgersi ad uno specialista. Riuscire a trovare le cause di questo disturbo e porre fine al loro influsso sull’organismo, potrebbe portare la donna a trovare un modo per favorire l’insediamento della gestazione. Di solito si consiglia a chi vuole avere un bambino, contestualmente ad una cura specifica, di effettuare tentativi naturali subito dopo la scomparsa della mestruazione.

Polimenorrea in pre menopausa ed in menopausa

La polimenorrea , in donne dai 35 anni in su può rappresentare un sintomo dello stato di pre-menopausa. Ovvero quel momento nel quale il corpo inizia a “prepararsi” al suo stato di menopausa dando vita a tutta una serie di cambiamenti fisiologici che la porteranno alla successiva condizione. La polimenorrea, a causa anche di una minore produzione di progesterone, è una delle manifestazioni più evidenti di questa condizione, accompagnata da irritabilità, depressione, aumento di peso e tensione mammaria.

Polimenorrea: le cure

Quando la polimenorrea si verifica con particolare frequenza, è consigliato rivolgersi ad un ginecologo che, misurando i valori ormonali e verificando attraverso una visita specialistica lo stato di salute dell’apparato genitale della donna, potrà indirizzarla verso una terapia adeguata. Solitamente il ginecologo effettua una biopsia del tessuto uterino per comprendere a cosa sia dovuto questo stato mestruale. Solitamente viene prescritta la somministrazione di un progestinico per alcuni mesi, mentre se la donna necessita di assumere un contraccettivo orale per evitare il verificarsi di una gravidanza, con altrettanto successo viene prescritta la pillola anticoncezionale.

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