Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Biotecnologie » Tumori: la diagnosi in un biochip

Tumori: la diagnosi in un biochip

Diagnosticare il cancro tempestivamente, aumentando le possibilità di una guarigione completa, sarà presto possibile grazie ad un particolare biochip, ultimo progetto in lavorazione tra le nanotecnologie.

Si tratta di una scatola elettronica di piccole dimensioni che, collegata ad un computer, dovrebbe consentire velocemente l’identificazione di ben quattro tipi di tumore.

La realizzazione di questo straordinario dispositivo vede uniti gli sforzi del Cnr di Roma, del’Ics Unido di Trieste e dei ricercatori delle università di Pisa, Venezia, Padova, Brescia, Bologna.
Il progetto, cofinanziato dal Miur, vede la partecipazione di Olivetti e Xeptagen.

Il biochip collegato al computer, utilizzando i comuni marcatori biologici, ha il vantaggio di fornire risultati immediati con una sola goccia di sangue, diminuendo non soltanto i tempi di attesa, ma anche i costi.
Un esempio? Un esame diagnostico, effettuato con questo metodo costa intorno alle venti euro.

Non sorprende che le nanotecnologie siano indicate come gli strumenti della medicina moderna, considerato il fatto che permettono di risparmiare tempo e denaro.
La macchinetta per la diagnosi preventiva dei tumori non costa migliaia di euro come ci si aspetterebbe vista l’alta funzionalità e la tempestività dei risultati, ma soltanto trecento euro.
Cosa sono trecento euro rispetto al valore inestimabile di una vita salvata?

In un futuro non molto lontano, questo dispositivo troverà posto a fianco all’aspirapolvere e alla lavatrice, come un normale elettrodomestico e ci permetterà di effettuare controlli costanti senza lunghe file e spese mediche costose, direttamente da casa nostra.

La sperimentazione per testarne l’efficacia terminerà l’anno prossimo.
Attendiamo con ansia i risultati di una così straordinaria invenzione che farebbe della prevenzione e della diagnosi precoce la cura migliore al cancro, il male del millennio.