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30 alimenti da evitare in caso di reflusso gastroesofageo (FOTO)

 

Il reflusso gastroesofageo si manifesta, solitamente 2 ore dopo il pasto, con rigurgito acido e bruciore alla bocca dello stomaco, ma possono verificarsi anche lesioni anatomiche (es. erosioni della mucosa esofagea). Questo disturbo, infatti, è caratterizzato dalla risalita anomala dei succhi gastrici all’interno dell’esofago. L’alimentazione, per chi soffre di questa malattia, è estremamente importante. Ecco, quali sono i cibi da evitare e quelli da consumare con tranquillità.

Alimenti No per il reflusso gastroesofageo

  1. Arancia e succo d’arancia
  2. Limone
  3. Limonata
  4. Pompelmo e succo di pompelmo
  5. Mirtilli
  6. Pomodori
  7. Cibi piccanti
  8. Purè di patate
  9. Patate fritte
  10. Patate in insalata
  11. Cioccolato
  12. Caramelle
  13. Patatine in busta
  14. Biscotti al burro
  15. Biscotti al cioccolato
  16. Frittelle
  17. Cioccolato
  18. Condimenti grassi
  19. Spalla di manzo
  20. Lombo di manzo
  21. Pollo fritto
  22. Pesce fritto
  23. Pasta con formaggio
  24. Panna acida
  25. Gelato
  26. Formaggio molle fresco
  27. Liquori
  28. Vino
  29. Caffè

Alimenti Sì per il reflusso gastroesofageo

  1. Mela e succo di mela
  2. Mela essiccata
  3. Banana
  4. Carote
  5. Cavolo
  6. Piselli
  7. Broccoli
  8. Fagioli verdi
  9. Patate bollite
  10. Pane bianco
  11. Pane di segale
  12. Riso integrale
  13. Riso raffinato
  14. Cous cous
  15. Crackers dolci
  16. Crackers salati
  17. Dolci di riso
  18. Cereali all’avena
  19. Cereali alla crusca
  20. Patate al forno
  21. Biscotti senza grassi
  22. Liquirizia
  23. Carne magra
  24. Bistecca
  25. Petto di pollo
  26. Bianco d’uovo
  27. Pesce fresco
  28. Formaggi cremosi senza grassi
  29. Feta
  30. Formaggi di capra
  31. Formaggi alla soia
  32. Acqua minerale

Cibi da consumare con moderazione in caso di reflusso gastroesofageo:

  • Sidro di mela
  • Pesca
  • Lamponi
  • Uva
  • Insalata di pollo
  • Uova strapazzate al burro
  • Insalata di tonno
  • Hot dog (di maiale e di manzo)
  • Prosciutto
  • Aglio
  • Cipolle cotte
  • Porri
  • Crauti
  • Scalogno
  • Biscotti con pochi grassi
  • Ketchup
  • Pane all’aglio
  • Muesli
  • Birra
  • Coca cola
  • Yogurt
  • Latte
  • Latte scremato
  • Formaggio tipo cheddar
  • Mozzarella

Reflusso gastresofageo, cause, sintomi e cosa fare

Il 15% della popolazione italiana soffre di reflusso gastroesofageo. Il disturbo è più diffuso tra le donne ed è causato principalmente dal funzionamento anomalo del cardias. In condizioni di normalità, infatti, questa valvola regola il passaggio del cibo tra l’esofago e lo stomaco. Quando non funziona bene (perdita di tono) il contenuto dello stomaco refluisce nell’esofago, esponendo quest’organo all’azione lesiva dell’acido e degli enzimi contenuti nel succo gastrico.  Al suo cattivo funzionamento, inoltre, possono contribuire lo stile di vita errato (fumo, consumo eccessivo di caffè), alcuni farmaci (es. i calcio-antagonisti) o alcune patologie (es. ernia iatale). Il reflusso gastroesofageo può essere causato anche dall’alterata motilità nel tubo digerente (rallentamento dello svuotamento gastrico).

I sintomi principali del reflusso sono la pirosi (bruciore di stomaco), che tende a comparire dopo un pasto o in seguito a sforzi fisici o ancora durante il riposo notturno, e il rigurgito, che si manifesta dopo pasti abbondanti, con la posizione supina o la flessione del busto in avanti. Se non trattato in modo corretto questo disturbo può dare luogo a conseguenze anche gravi, come:

  • Ulcera della mucosa esofagea
  • Esofagite
  • Stenosi dell’esofago

Oltre a prestare attenzione ai cibi sopra elencati, chi soffre di reflusso esofageo deve modificare il proprio stile di vita evitando di riposare subito dopo aver mangiato, perdendo i chili in eccesso, non indossando abiti stretti ed evitando alcol e fumo. Può essere utile anche innalzare la testiera del letto di 10-20 cm in modo che la forza di gravità impedisca la risalita del bolo alimentare.

Modificare l’alimentazione e correggere lo stile vita talvolta non basta a curare questa malattia, che può essere tenuta sotto controllo solo con una corretta terapia medica. I dottori, infatti, secondo i casi, consigliano di abbinare alla dieta l’uso di farmaci antiacidi, che hanno lo scopo di neutralizzare l’acido presente nello stomaco e di antisecretori che riducono la produzione di acido da parte dello stomaco e permettono sia di controllare i sintomi, sia di guarire le lesioni dell’esofago. Il consiglio, come sempre, è quello di evitare il fai da te e di rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia.

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