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Per non ricadere nell’anoressia, quante calorie al giorno?

Richiesta di Consulto Medico

Specializzazione Nutrizione Clinica
Tipo di Problema nutrizione squilibrata calorie ed anoressia

“Salve Dott.sa. Sono una ragazzina di 16 anni e sto cercando di uscire dall’anoressia. L’estate scorsa pesavo 43 kg per 162 cm, mangiavo dalle 400 alle 700 kcal al giorno e sono stata in amenorrea per più di un anno ma dai prelievi del sangue non sono risultate gravi carenze nonostante abbia tuttora parecchi sintomi tipici della malattia (unghie e capelli fragili,aumento della peluria nel corpo, colorito giallastro per eccesso di betacarotene, mani e piedi sempre gelidi..) La ginecologa mi ha prescritto un farmaco e la pillola e solo così è tornato il ciclo. Ora sono aumentata di peso, l’ ultima volta che mi sono pesata ero 49 kg ma ora non mi peso più per paura di ricadere nella malattia. Ho smesso di assumere la pillola circa un mese fa ma il ciclo senza quella non torna. Con la mia alimentazione tuttora cerco di non superare le 1000 calorie al giorno, faccio attività fisica regolare ( camminata veloce 6-8 ore a settimana + esercizi con pesi, squat, crunch..). Mi chiedevo se lei potesse darmi una stima della quantità di calorie che dovrei mangiare al giorno per stare bene senza ingrassare ulteriormente. La ringrazio e le pongo cordiali saluti.”

Risponde la nutrizionista dottoressa Maria Assunta Coppola:
M. Coppola cell. 328-2761714 –  [email protected].

 

“Cara ragazza, come già saprai, l’anoressia è una condizione patologica rientrante nella classe dei DCA ( Disturbi del Comportamento Alimentare), che richiedono una terapia multidisciplinare per la guarigione definitiva: è essenziale dunque la collaborazione del nutrizionista con lo psicologo, lo psichiatra, il ginecologo, e altri specialisti della sfera psico-endocrino-metabolica.

Secondo il calcolo del BMI ( parametro che mette in relazione il tuo peso con l’altezza), sei ancora sottopeso, per cui dovresti ancora aggiungere 1-2 kg  per rientrare nei limiti bassi dell’intervallo di normalità.
Per quanto riguarda il calcolo del tuo metabolismo, dobbiamo considerare non solo l’età, il peso e l’ altezza, ma anche altri parametri, quali quantità di massa muscolare, l’intensità e la durata dell’esercizio fisico svolto durante la giornata, la qualità dell’alimentazione assunta ( per esempio, a parità di quantità, le proteine hanno bisogno di un maggior dispendio calorico per essere digerite), dati che non ho a disposizione.
Dunque posso risponderti approssimativamente che, calcolando un metabolismo basale di circa 1350 kcal e considerando l’attività fisica da te svolta, arriviamo sulle 1600  kcal giornaliere. Queste ovviamente sono “stime”, che andrebbero valutate con strumentazioni specifiche ( quali la Bioimpedeziometria) in grado di definirti esattamente metabolismo, quantità di massa muscolare e massa grassa, oltre che valutarti il quadro idrico e indirizzarti sul riequilibrio della composizione corporea mediante strategie specifiche ( dieta bilanciata, attività fisica studiata sugli obiettivi da raggiungere, idratazione).
La terapia estro-progestinica prescritta dal ginecologo non mira solo a ri-equilibrare il ciclo mestruale, che in questi casi  porta non a vere mestruazioni ma ad una “emorragia da sospensione”, ma a preservarti anche da eventuali danni dovuti alla scarsa nutrizione (es. osteoporosi). C’è qualcosa che ti blocca dal tornare ad essere donna a tutti gli effetti, ad incrementare il peso sufficiente perché possa ripresentarsi naturalmente il ciclo. Ma questo appartiene ad una sfera, quella psichica, che non è di mia competenza. Ti auguro di trovare persone, oltre che professionisti, in grado di tenerti per mano fino all’uscita del tunnel da cui, ormai, sento stai già uscendo. Tienimi aggiornata, un grosso abbraccio

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E’ doveroso ricordare che non si effettuano diagnosi online e neppure si prescrivono terapie : Medicinalive e gli esperti coinvolti propongono contenuti a scopo esclusivamente informativo, che mai, in nessun caso possono sostituire una visita specialistica diretta o il rapporto con il proprio medico curante, le uniche basi attraverso cui dopo una diagnosi certificata ed una visita clinica è possibile prescrivere un qualunque trattamento.

 

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