Home » Endocrinologia » Malattia (morbo) di Addison: sintomi, diagnosi, cura e foto

Malattia (morbo) di Addison: sintomi, diagnosi, cura e foto

apparato renale e surrenale

Il morbo di Addison è una malattia cronica che colpisce le ghiandole surrenali e che ne causa un progressivo e ridotto funzionamento: esse sono molto importanti perché produttrici di diversi ormoni a noi necessari. Scopriamo insieme i sintomi di questa malattia, come viene eseguita una diagnosi e la cura che è possibile intraprendere.

Ricordiamo che tra i tipi di ormoni prodotti dalle surrenali abbiamo quelli androgeni, i glucocorticoidi come il cortisolo ed i mineralcorticoidi come l’aldosterone. Questi ultimi sono prodotti esclusivamente dalle ghiandole surrenali. Un loro malfunzionamento rischia di mettere in pericolo la stessa sopravvivenza della persona colpita in alcuni casi. Ovviamente parliamo di una patologia che differisce dalla malattia di Addison nel cane.

Malattia di Addison, i sintomi

La malattia di Addison (la patologia è conosciuta anche sotto questo nome, N.d.R.) non sempre si manifesta con sintomi evidenti tali da far subito pensare alla sua comparsa. Di solito la progressione nel produrre meno ormoni porta a sviluppare gradualmente la sintomatologia, ritardando una possibile e precoce terapia per il morbo di Addison. E’ necessario, prima di procedere con l’elenco dei sintomi, distinguere tra la forma primaria della malattia e quella secondaria. Nella prima smettono di lavorare i surreni, mentre nella seconda è l’ipofisi a non produrre più l’ACTH, ormone adenocorticotropo alla base della sintetizzazione dei glucocorticoidi da parte delle ghiandole surrenali.

A livello sintomatico la più grande differenza tra le due forme consta nell’iperpigmentazione della pelle e delle mucose caratterizzata dalla sintesi della melanina da parte dell’ACTH prodotto maggiormente dall’ipofisi per tentare di normalizzare i livelli di cortisolo. Vi sono poi dei sintomi comuni alle due forme, e sono i seguenti:

  • ipotensione arteriosa o pressione bassa,
  • calo ponderale,
  • estrema stanchezza, molto comune in tutti i pazienti,
  • astenia,
  • mancanza di appetito relativo ad una nausea inspiegabile,
  • attacchi di bulimia,
  • vertigini
  • vomito,
  • ipoglicemia
  • livelli bassi di potassio,
  • disidratazione

Dobbiamo sottolineare che lo scarso funzionamento delle surreni provocando la diminuzione del cortisolo (che tra l’altro regola la risposta dell’organismo allo stress, N.d.R.) e dell’aldosterone, porta ad uno squilibrio generale del sistema immunitario ed del metabolismo lipidico, proteico e glucidico (da qui la possibilità di comparsa di diabete insipido, N.d.R.) ed ad un ulteriore anormalità dell’equilibrio idrosalino e della pressione arteriosa. Se non curato e non diagnosticato in tempo un quadro simile può essere anche causa di mortalità.

Malattia di Addison, la diagnosi

Come anticipato prima, la diagnosi non è sempre così veloce come auspicabile. E fate attenzione a non confondere il morbo di Addison con il morbo di Cushing: sono due patologie differenti. Ovviamente l’endocrinologo che vi ha in cura saprà non solo riconoscere le due malattie ma spiegarvi adeguatamente la loro differenza.

Per giungere velocemente alla diagnosi della malattia è necessario studiare la storia medica del paziente e la sua famigliarità con questo tipo di patologie. Sapevate che nel diciannovesimo secolo la causa alla base della malattia era l’infezione tubercolare mentre in questi ultimi anni è la forma autoimmune ad essere la più diffusa? Per essere sicuri di individuare la malattia è necessario ricercare all’interno dell’organismo gli autoanticorpi (autoanticorpo anti 21-idrossilasi) specifici ed eventualmente verificare la presenza di malattie correlate come il diabete mellito e la celiachia tra gli altri. E’ importante curare questa malattia perché paziente può arrivare a sviluppare una condizione chiamata “crisi surrenalica”, una vera e propria emergenza che può portare al coma ed in seguito alla morte.

Malattia di Addison, la cura

La cura o terapia del morbo di Addison è ovviamente di tipo sostitutivo degli ormoni che le ghiandole surrenali non possono più produrre. In sostituzione del cortisolo vengono utilizzati l’idrocortisone e il cortisone acetato. Mentre il farmaco che sostituisce l’aldosterone è 9-fluoroidrocortisone. Chiedete sempre spiegazioni al vostro medico curante ma state tranquilli: la terapia alla quale sarete sottoposti terrà conto di ogni vostra esigenza.

Morbo di Addison, insufficienza renale secondaria

Tra le patologie croniche riguardanti i reni, il morbo di Addison è tra le più serie. Questa malattia può svilupparsi a qualsiasi età e colpisce uomini e donne indifferentemente. Quando compare nei neonati e nei bambini può derivare da un’anomalia genetica delle ghiandole surrenali. E’ importante distinguere il morbo di Addison dall’insufficienza surrenale secondaria (che è invece provocata da un malfunzionamento dell’ipofisi).

Cos’è il morbo di Addison: carenza di corticosteroidi

Le persone affette dal morbo di Addison presentano una carenza di corticosteroidi, gli ormoni che vengono prodotti dai surreni. Tali ghiandole endocrine, posizionate sui reni, secernono anche altri tipi di ormoni (glucorticoidi, androgeni e mineralcorticoidi), che svolgono un’importante azione biologica. Il deficit ormonale che causa tale condizione clinica può avere diverse origini. L’esperienza medica dimostra che il morbo di Addison, nell’80% dei casi, è provocato da malattie autoimmuni o infettive, o anche tumori.  Nel rimanente 20% le cause del morbo di Addison possono essere ricondotte ad un alterato sviluppo dei surreni oppure ad un progressivo danneggiamento delle cellule corticosurrenaliche.

Come si contrae il morbo di Addison

Trattandosi di una patologia cronica rara, anche la diagnosi del morbo di Addison non è sempre agevole. Questa malattia, provocata dalla distruzione della corteccia surrenale a parte del sistema immunitario del corpo, può manifestarsi isolata oppure collegata ad altra patologia autoimmune. Per avere una diagnosi certa è opportuno effettuare specifici test biochimici, misurando i livelli di potassio, sodio, cortisolo, ormone adrenocorticotropo (ACTH)  e renina al’interno del sangue.

Morbo di Addison nel cane

In alcune razze canine può manifestarsi il morbo di Addison, che negli amici a quattro zampe è una patologia alquanto rara e in genere ereditaria. Le razze di cani più esposte a tale malattia sono: cane portoghese d’acqua, borbone grande, bearded collie, nova scotia duck tolling retrevier, pastore tedesco, barboncino, labrador). La produzione ormonale insufficiente, che è alla base del morbo di Addison, alla lunga può provocare disturbi agli organi vitali, soprattutto al cuore. Pare che ad essere colpiti da questa patologia siano soprattutto i cani femmina di età compresa tra i quattro e i sei anni. I sintomi del morbo di Addison nel cane, almeno all’inizio, sono difficilmente distinguibili, e diventano più specifici man mano che la malattia si acuisce. Il morbo si manifesta diversamente nei vari soggetti, anche se tendenzialmente i disturbi e i malesseri aumentano, soprattutto in presenza di situazioni di stress. I sintomi principali della malattia sono: debolezza, nausea, calo di peso, diarrea, aumento della sete, tremori, brividi, problemi cutanei.

Morbo di Addison: terapia 

Per poter condurre una vita normale i pazienti affetti da morbo di Addison devono seguire un trattamento farmacologico continuativo, che serve a reintrodurre nell’organismo gli ormoni che mancano.  Una delle principali terapie per curare questa patologia è a base di glucocorticoidi, che vengono frazionati e somministrati in più dosi. Se nel frattempo si verificano delle crisi si passa ad un trattamento di emergenza che prevede un’iniezione di idrocortisone, soluzione salina e glucosio. Altra terapia efficace per la cura del morbo di Addinson consiste nella somministrazione di corticosteroide 9 a- fluoro idrocortisone. Nelle donne invece può essere particolarmente utile una terapia a base di estrogeni. Se durante l’assunzione di farmaci il paziente si trova ad affrontare un periodo di stress, è consigliabile aumentare le dosi dei medicinali per evitare l’insorgere di eventuali crisi addisoniane.

Morbo di Addison: aspettative di vita

Un paziente con morbo di Addison ha mediamente tra i 40 e i 50 anni di vita dal momento in cui la malattia viene correttamente diagnosticata. Di conseguenza, l’aspettativa di vita è parecchio alta, anzi sovrapponibile a quella di un soggetto in perfetta salute. Questo perché, pur essendo una malattia cronica, il morbo di Addison può essere mantenuto sotto controllo per tutta la vita e diventare fatale solo in casi eccezionali, quando si verifica una crisi addisoniana di particolare entità.

Morbo di Addison: foto

Il morbo di Addison viene anche denominato “morbo bronzino” a causa del tipico colore scuro che assume l’epidermide, soprattutto sulle cicatrici, pieghe cutanee e gengive. Nello stadio iniziale della patologia è facile riscontrare una iperpigmentazione della cute. 

 

 Come si cura il morbo di Addison

Oltre che con i farmaci, il morbo di Addison può essere curato seguendo una dieta alimentare corretta e appropriata, ad integrazione della terapia convenzionale.  I pazienti con tale patologia dovrebbero assumere regolarmente alimenti ricchi di sodio, cibi che contengono poco potassio, e cibi contenenti carboidrati complessi. Mantenere il peso forma aiuta a reagire nella maniera migliore, garantendo uno stato di benessere psico-fisico che aiuta nei vari stadi della malattia. La terapia farmacologica va seguita con attenzione, dietro stretto controllo medico, soprattutto in caso di gravidanza e se i  pazienti sono bambini.

 

 

Leggi anche:

 

 

 

 

Photo Credit | Thinkstock