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Ago aspirato al seno, un video spiega la procedura

 L’ago aspirato al seno è una tecnica diagnostica necessaria per raccogliere cellule da analizzare al microscopio. Si può effettuare con lo stesso scopo e con metodica similare per estrarre materiale dal fegato, dalla bocca, dal collo, dai linfonodi, dalla tiroide, o anche dai genitali. Essenzialmente per il seno, l’ago aspirato viene fatto in presenza di un nodulo sospetto atto a scoprirne la natura, se neoplastica o benigna (una ciste). Può diagnosticare dunque un tumore al seno, un’infezione o anche altre condizioni.

Come si fa un ago aspirato?

La pratica si fa in un ambulatorio, non occorre il ricovero. Il medico disinfetta l’area da trattare e nella maggioranza dei casi effettua un’ecografia per individuare con precisione il punto in cui inserire l’ago. Questo è sicuramente più lungo di quelli per una normale iniezione ed anche più largo, ma non per questo deve spaventare ed essere evitato. Il tutto dura pochi minuti. Dopo il prelievo il medico può applicare un cerotto. E per la risposta occorrerà aspettare i necessari tempi di laboratorio. Dipende dai casi ma in genere ci vogliono tra le due e le tre settimane.

L’ago aspirato è doloroso?

Non è necessaria l’anestesia, ma le donne possono richiederla e questa si può praticare con una iniezione di anestetico locale o tramite l’applicazione di una pomata con lo stesso effetto.  Medesima procedura può sceglierla il medico di prassi o in caso di un dolore preesistente alla mammella. Un leggero dolore definito sopportabile può essere sentito al momento dell’inserimento dell’ago, equivalente a quello di una iniezione. In generale è comunque un esame invasivo e quindi le risposte al dolore anche dal punto di vista emotivo sono diverse. Molto poi dipende dall’esperienza del medico e dalla localizzazione del nodulo. Nel post- prelievo si può invece sentire dolore, almeno per un paio di giorni ed in questo caso, oltre alla prescrizione di un antidolorifico è buona norma applicare subito del ghiaccio, cosa importante anche per prevenire ematomi.

Le risposte ai dubbi più frequenti sull’ago aspirato

Subito dopo essersi sottoposte ad un ago aspirato si può tornare ad una vita normale, anche rientrando a casa da sole, guidando la macchina. Non esistono controindicazioni a questo test e non necessita di una preparazione particolare preventiva. Soprattutto l’ago aspirato al seno non comporta rischi. Occorre però rivolgersi al proprio medico curante se si ha un sanguinamento anomalo e continuativo, un arrossamento, gonfiore, o uno stato febbrile anche leggero, con più di 38°C nei 2-3 giorni successivi al test diagnostico. Di seguito un video esplicativo.

Per la diagnosi precoce del tumore al seno è importante sottoporsi con regolarità agli screening diagnostici, come la mammografia, e soprattutto l’autopalpazione al seno. Tali attenzioni vanno proseguite anche nel periodo della gravidanza (quando la mammella cambierà forma e si trasformerà), ma va ricordato infine che l’allattamento al seno è un fattore di protezione.

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