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Zucchero d’uva, proprietà, calorie, cos’è: nutrizionista risponde

Avete mai sentito parlare dello zucchero d’uva? Si tratta di un dolcificante naturale dalle numerose proprietà e con poche calorie rispetto allo zucchero normale. Ne parliamo, scoprendo meglio cos’è, nel nostro spazio dedicato ai Consulti Online su Medicinalive, con l’ausilio della dottoressa Maria Assunta Coppola, nutrizionista.

Descrizione dettagliata del problema:

“Quest’estate in un negozio d’alimentari ho scoperto involontariamente uno yogurt bianco magro BUONISSIMO….perché aveva lo zucchero d’uva dentro. Vorrei sapere se è calorico, se ingrassa come lo zucchero normale, se è meglio o peggio insomma. Ma questo yogurt è piaciuto anche e soprattutto alla mia bambina di 10 anni. E pare sia un ottimo stimolo a fargli fare colazione. Lei che dice? Non gli farà male un vasetto la mattina? Perdoni l’ignoranza, ma è la prima volta che scopro l’esistenza dello zucchero d’uva. L’idea che sia naturale mi piace, ma so anche che non sempre ciò che è naturale va sempre bene e per tutti. Grazie per la risposta che mi darete”.

Specializzazione: Nutrizione Clinica e Diete e Metabolismo

Tipo di Problema: Yogurt zucchero d’uva

 

Risponde la dottoressa Maria Assunta Coppola, nutrizionista Direttrice del Consultorio di Prevenzione e Assistenza Oncologica, presso la Fondazione Bartolo Longo a Pompei, esperta in Nutrigeneticadieta per la chemio prevenzione, Nutrizione Clinica, alimentazione nei bambini, gestione alimentare dei DCA,  Protocolli nutrizionali finalizzati allo sblocco dell’adattamento metabolico e in Nutrizione dell’ atleta:

“Cara signora, lo yogurt con zucchero d’uva è indubbiamente un ottimo prodotto, naturale, saziante e con meno calorie di uno yogurt classico. Rappresenta un’ottima fonte di proteine, fermenti lattici e vitamine che lei e la sua bambina potete tranquillamente assumere a colazione, accompagnandolo preferibilmente con dei cereali, meglio se a basso indice glicemico ( fiocchi di avena , orzo, farro, mueslie biologico, biscotti con fibre) e un frutto o una spremuta.

 

In alternativa potete sceglierlo come spezza fame a metà pomeriggio, o ancora come dessert a fine pranzo o per concludere la cena. Lo zucchero d’uva è una miscela di monosaccaridi ottenuta tramite un processo di purificazione e composto da metà fruttosio e metà glucosio, più residui di zuccheri minori, quali mannosio, galattosio, ribosio.

 Il classico saccarosio, invece, meglio conosciuto come zucchero da tavola, è un disaccaride di glucosio e fruttosio ottenuto tramite un processo di cristallizzazione, e rispetto lo zucchero d’uva presenta 2 principali svantaggi: ha un potere antiossidante minore e presenta un contenuto calorico decisamente maggiore ( 390 kcal/ 100 gr del saccarosio contro i 267 kcal/ 100 gr dello zucchero d’uva). Inoltre, lo zucchero d’uva ha un potere dolcificante lievemente superiore rispetto al saccarosio, per cui ne basta una quantità minore per produrre la massima dolcezza.

Da precisare che la formulazione dello zucchero d’uva utilizzato in commercio è liquida, con solo 65 gr di zuccheri sciolti in 35 ml di acqua ogni 100 ml di prodotto. Ciò significa abbattere ulteriormente la quota calorica. Ultimo vantaggio, ma non meno importante, è la palatabilità: il suo caratteristico aroma fruttato è apprezzato da adulti e bambini e non copre i sapori originali, piuttosto li esalta.

Una sola attenzione: spesso gli yogurt in commercio con zucchero d’uva sono “creme di yogurt“, con aggiunta di crema di latte o panna che apportano grassi in più. Se si vuole stare attenti alla linea, meglio evitarli. Per qualsiasi altro dubbio non esiti a contattarmi. Cordialmente, [email protected].”

 

Se avete altre domande da porre alla dottoressa Coppola o altri nostri esperti potrete inviare la vostra richiesta seguendo questo link: “Chiedi all’esperto: Consulti Online su Medicinalive”.

 

Si ricorda che non si effettuano diagnosi online e neppure si prescrivono terapie : Medicinalive e gli esperti coinvolti propongono contenuti a scopo esclusivamente informativo, che mai, in nessun caso possono sostituire una visita specialistica diretta o il rapporto con il proprio medico curante, le uniche basi attraverso cui dopo una diagnosi certificata ed una visita clinica è possibile prescrivere un qualunque trattamento.

 

Foto: Thinkstock