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Lo stupro maschile è meno grave?

Una sconcertante inchiesta condotta in Sud Africa ha confermato con dati certi i sospetti da tempo nutriti sugli abusi sessuali perpetrati ai danni di individui di sesso maschile. L’analisi sul fenomeno degli stupri ha coinvolto ragazzi diciottenni. Due su cinque hanno dichiarato di essere stati forzati a fare sesso, in alcuni casi dai loro compagni/e di scuola.

Sono numeri sconcertanti, che stupiranno non poco dal momento che si è portati a considerare la violenza carnale un atto del maschio dominante che si impossessa brutalmente della donne come fosse una preda, violando la sua dignità femminile.


Lo studio, riportato sulla rivista scientifica on-line International Journal for Equity in Health, è stato compiuto da Neil Andersson e Ari Ho-Foster, del CIET di Johannesburg. I ricercatori hanno preso in considerazione per l’inchiesta ben 1.200 scuole e i dati sono stati raccolti alla fine del 2002.

La ricerca ha portato alla luce il fenomeno della violenza sessuale tra compagni di scuola maschi, raccogliendo testimonianze e registrando differenze nelle varie aree africane.
Il 28% delle vittime ha dichiarato che lo stupratore  era l’insegnante stesso o comunque un individuo esterno al nucleo familiare.
Un altro 28% era stato obbligato a fare sesso da un compagno di scuola, il 18% aveva subito abusi sessuali da parte di un membro adulto della famiglia e il 20% da un insegnante.

Le conseguenze di questo dilagante fenomeno degli abusi sessuali, secondo gli esperti, sono gravissime perchè non si limitano all’atto stesso del subire stupro, ma spingono i soggetti violentati a diventare essi stessi stupratori.
Uno su dieci tra gli studenti intervistati che hanno dichiarato di essere stati oggetto di molestie ha confessato di aver successivamente invertito i ruoli e costretto a sua volta qualcun altro a fare sesso usando la violenza.

Fino al 2007 avere sesso con i bambini in Sud Africa era considerato un reato meno grave dalla legislazione, un “indecente assalto“.
Gli autori dello studio hanno accolto positivamente la successiva modifica legislativa che riconosce la medesima gravità al crimine, chiunque ne sia oggetto, donne e uomini, adulti e bambini, ma non basta.
Bisogna fermare il dilagante fenomeno perchè scatena violenze a catena e incrementa pericolosamente il contagio da HIV.