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Pillola dei 5 giorni dopo: ok dell’Aifa, presto EllaOne in farmacia con test gravidanza

 La pillola dei 5 giorno dopo, ovvero quella a base di ulipristal acetato, col nome commerciale di EllaOne, sarà presto in vendita nelle farmacie italiane, probabilmente a partire dai primi mesi del 2012. L’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), ne ha finalmente approvato l’immissione in commercio anche nel nostro Paese. Il costo del contraccettivo di emergenza (perché di questo si tratta) sarà a totale carico del cittadino, ovvero sarà inserito tra i medicinali in classe C. La spesa è stata già indicata: 35,00 euro  contro i 24,00 della Francia e le 17 sterline della Gran Bretagna. Ed il test di gravidanza proposto dal CSS?

EllaOne sarà vendibile solo dietro prescrizione medica ma il ginecologo non potrà emetterla se non dopo aver verificato l’assenza di una gravidanza. E qui arriva il contenzioso che di sicuro non si fermerà con l’immisione della pillola dei 5 giorni dopo in commercio. Facciamo un breve riassunto della situazione e delle opinioni al riguardo.

Cosa è EllaOne la pillola dei 5 giorni dopo e come funziona?

Il principio attivo di EllaOne è l’ Ulipristal acetato: basta un’unica compressa da 30 mg da prendere entro 5 giorni dal rapporto sessuale a rischio (120 ore). Da qui il nome (“pillola dei 5 giorni dopo”). L’Ulipristal acetato, agisce sul progesterone, bloccando o ritardando l’ovulazione e a detta degli esperti non interferisce con l’ovulazione se questa è già avvenuta. In caso di gravidanza non ha effetto abortivo. Secondo i dati scientifici attuali ha un’efficacia pari al 97%. E’ una media: prima si prende e più si è sicuri.

L’iter burocratico dell’approvazione di EllaOne, i dubbi ed il test di gravidanza

EllaOne è stata autorizzata dall’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) nel maggio 2009 e dalla FDA (Food and Drug Administration) statunitense nell’agosto 2010. E’ già in uso in più 20 Paesi europei. Nel Gennaio 2010 la casa farmaceutica produttrice ha presentato la richiesta di autorizzazione (come di prassi) per l’immissione in commercio della pillola all’Aifa. Questa, nel dubbio che si trattasse di un farmaco abortivo, ha chiesto il parere del CSS (Consiglio Superiore di Sanità) che ha risposto nell’Agosto scorso: “il farmaco non è abortivo”, ma potrebbe essere nocivo per il feto se la gravidanza è in corso, quindi si consiglia un test ematico con i dosaggi del BHCG. Qui il problema: effettuare un’analisi del sangue ritarda troppo i tempi.

Numerose categorie professionali dei ginecologi si sono opposti, a quanto pare senza successo: l’Aifa vuole il test, anche se come fa notare in un’intervista Alberto Aiuto, responsabile di Hra Pharma Italia, il testo della delibera non è chiaro:

“Nel documento si parla di un accertamento con “dosaggio delle beta HCG”. In quel modo funzionano anche i test sull’urina che si acquistano in farmacia (e sono rapidi ndr). Abbiamo chiesto a medici legali e ginecologi e ci hanno detto che per come è scritto il parere potrebbe andare bene anche questo”.

Il punto è: l’Aifa è stata così generica? Accetterà questa semplificazione? Avremo modo di scoprirlo. Nel frattempo occorre che il tutto sia pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

L’opinione dei contrari ad EllaOne

Continuano in molti ad opporsi a tale pillola, insistendo sul fatto che si tratterebbe di un farmaco abortivo nonostante il CSS abbia affermato di no. Da cosa deriva questa convinzione? Da una definizione della gravidanza. Secondo voi quando inizia, quando l’ovulo fecondato attecchisce in utero o quando l’ovulo viene fecondato dallo spermatozoo? Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel primo caso, ed è a questo che si è riferito il CSS. Secondo molti altri la vita inizia con la fecondazione. Ora è vero che EllaOne non agisce sull’ovulazione se questa è iniziata e dunque se l’ovulo ha iniziato il suo percorso può essere fecondato dallo spermatozoo, ma è anche vero che il farmaco ha una doppia azione: modifica la mucosa uterina non permettendo l’attecchimento dell’ovulo (ci impiega 120 ore l’ovulo fecondato a raggiungere l’utero). Dunque per OMS/CSS non c’è aborto, per gli altri sì, perché un ovulo fecondato rappresenta vita. E voi cosa ne pensate?

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